Secondo un recente studio, grazie alla diminuzione dei costi delle batterie, i veicoli elettrici potrebbero presto equipararsi in termini di prezzo ai modelli a combustione. Nel dettaglio, questo “pareggio” potrebbe avvenire nel 2024 in Europa e nel 2026 negli Stati Uniti.
La stessa ricerca sostiene anche che entro il 2030, i veicoli elettrici costituiranno i due terzi delle vendite globali di automobili.
Un rapporto del Rocky Mountain Institute (RMI) prevede che i costi delle batterie si ridurranno della metà nel corso di questo decennio, passando da 151 dollari per kWh nel 2022 a una cifra compresa tra i 60 e i 90 dollari per kWh. Questo porterà alla possibilità di acquistare veicoli elettrici a prezzi accessibili, rendendoli concorrenziali rispetto alle auto a benzina entro il 2030.
Gioca un ruolo fondamentale il prezzo delle batterie, poiché rappresentano il 40% del costo complessivo di un veicolo elettrico. Gli investimenti delle case automobilistiche in nuovi materiali e software contribuiranno a contenere i prezzi, aprendo la strada a un futuro di automobili a zero emissioni più accessibili.
Secondo l’analisi del RMI, la crescente popolarità dei veicoli elettrici in Europa e in Cina indica che le vendite aumenteranno almeno sei volte entro il 2030, rappresentando una quota di mercato compresa tra il 62% e l’86%.
Le vendite di veicoli elettrici nell’Unione Europea sono cresciute del 61% a luglio rispetto all’anno precedente, rappresentando il 13,6% di tutte le vendite di auto.
Tuttavia, le vendite di auto elettriche non sono uniformi in tutta Europa, con Germania, Francia e Benelux in prima linea e l’Italia che mostra ancora numeri molto bassi intorno al 3-5% negli ultimi anni.
Sarà interessante vedere come queste previsioni si svilupperanno in futuro.
