Tesla, General Motors e Polestar sono alcune delle aziende che hanno sottoscritto un accordo per adoperare un database che traccia le emissioni di CO2. Tale database, chiamato Climate Trace, è stato sviluppato dalla coalizione per il clima, voluta da Al Gore, e consente di monitorare l’impatto inquinante delle aziende e della loro catena di approvvigionamento.
Per la raccolta di dati, il database sfrutta analisi satellitari e utilizza tecnologie di intelligenza artificiale e di autoapprendimento.
Tra i numerosi sostenitori di questo strumento innovativo ci sono Tesla, General Motors, Polestar, e anche il colosso dei trasporti Boeing.
Climate Trace, presentato da Gore al COP28, è in grado di ricevere informazioni da ben 350 milioni di fonti diverse e dovrebbe fornire una panoramica indipendente e completa sulle emissioni di CO2 legate a diverse attività industriali, consentendo a chiunque di compiere scelte sostenibili in termini di materie prime e fornitori.
Il database, frutto di tre anni di lavoro e coordinato da Gavin McCormick, promette di estendere le sue analisi a molteplici settori umani, dall’industria dell’acciaio all’agricoltura, passando per il settore tecnologico e informatico. Utilizzando l’intelligenza artificiale, il progetto si propone di colmare le lacune presenti nelle analisi delle emissioni, consentendo di tracciare le emissioni di CO2 anche nelle attività non ancora studiate.