La sfida dell’idrogeno: perché il futuro dell’energia sostenibile potrebbe non decollare

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Quale sarà il futuro dell’idrogeno nel mondo? Fino a poco tempo fa, c’era una visione ottimistica riguardo alla possibilità che l’idrogeno diventasse il nuovo carburante globale, destinato a sostituire il carbone nelle fabbriche e la benzina nelle auto. Tuttavia, il recente rapporto dell’IEA ha gettato un’ombra su questa prospettiva. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia, se i governi mondiali non investiranno consistentemente in questa tecnologia, il futuro dell’idrogeno potrebbe essere compromesso.

Il rapporto di oltre 170 pagine dell’IEA sottolinea che i progetti di impianti produttivi di idrogeno a basse emissioni di carbonio stanno crescendo rapidamente, con oltre 40 paesi che hanno adottato strategie nazionali per questa fonte di energia. Tuttavia, nonostante queste strategie, la capacità installata e i volumi di produzione rimangono relativamente bassi.

Secondo l’IEA, la mancanza di sostegno finanziario da parte dei governi è il principale ostacolo allo sviluppo dell’industria dell’idrogeno. Inoltre, la crisi energetica attuale e l’aumento dei costi degli impianti produttivi minacciano la redditività a lungo termine di questa tecnologia.

Un altro problema è rappresentato dall’uso non sostenibile dell’idrogeno. Attualmente, solo lo 0,6% dell’idrogeno utilizzato è di origine verde, mentre la maggior parte è prodotta con energia derivante dal carbone, causando significative emissioni di CO2.

Per superare queste sfide e raggiungere l’obiettivo di triplicare la produzione di idrogeno entro il 2030, l’IEA suggerisce una revisione dei finanziamenti e un’azione concreta per eliminare le barriere burocratiche. È importante agire rapidamente per garantire un futuro sostenibile per l’idrogeno come fonte di energia pulita.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.