L’impero solare cinese: come la dipendenza dalla Cina ha reso il fotovoltaico più popolare che mai

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Luca Bonci, amministratore delegato di Solbian, offre una visione non banale dello sviluppo del settore fotovoltaico, sottolineando il ruolo determinante svolto dalla Cina. Grazie alla sua capacità di ottenere economie di scala tramite investimenti e tecnologia, la Cina ha permesso di ridurre i prezzi e rendere il fotovoltaico la fonte energetica rinnovabile meno costosa al mondo. Bonci afferma che la dipendenza dalla Cina non riguarda solo il settore fotovoltaico, ma sottolinea che l’Italia e l’Europa possono ricostituire la loro filiera se lo riterranno di interesse nazionale.

Rispondendo a una domanda sulle possibilità di competere con la Cina e altri Paesi a basso costo della manodopera, Bonci sottolinea che il costo della manodopera nei moduli fotovoltaici è poco rilevante rispetto al costo industriale. Invece, la ricerca e lo sviluppo sono fondamentali e afferma che l’Italia è indietro rispetto alla Cina in termini di percentuale del PIL utilizzata per la formazione e la ricerca.

Riguardo alla durata dei pannelli fotovoltaici, Bonci afferma che, nonostante nel passato siano stati installati moduli di dubbia qualità, un prodotto di buona qualità può oggi mirare a una vita media superiore ai 30 anni. Per quanto riguarda il riciclo, ammette che ancora vi è da fare, ma prevede uno sviluppo delle tecnologie e delle capacità di riciclo grazie alle dimensioni crescenti del parco installato.

Bonci è ottimista riguardo allo sviluppo di dispositivi smart e facilmente applicabili, sottolineando che il monitoraggio, l’IoT e la trasmissione dei dati sono già in sviluppo o già disponibili sul mercato. Tuttavia, afferma che nonostante l’efficienza delle celle fotovoltaiche continui ad aumentare, l’energia solare che raggiunge la terra ha un limite massimo, quindi, per ottenere la stessa energia di oggi, non si potranno ridurre le dimensioni dei pannelli oltre la metà di quelle attuali.

In risposta alla domanda sull’effetto della transizione energetica e delle politiche governative sulla richiesta delle soluzioni tecnologiche di Solbian, Bonci afferma che, operando in sistemi non connessi alla rete elettrica, non sono direttamente interessati agli incentivi legati alla produzione di energia da fonti rinnovabili. Tuttavia, rileva un aumento della richiesta nel settore della mobilità, sia nel mondo nautico che in quello su strada, con la micromobilità elettrica e il trasporto di merci refrigerate in aumento.

Infine, Bonci descrive l’ultima macchina di Solbian, la stringatrice per celle back-contact, come un punto di svolta per l’azienda. Questa nuova macchina rappresenta una maggiore industrializzazione del processo di produzione e permette una migliore qualità e riproducibilità delle caratteristiche tecnologiche dei prodotti Solbian. La stringatrice è automatica e consente di connettere in serie le celle Maxeon, le più efficienti attualmente sul mercato. Questa automazione permette di migliorare la qualità del prodotto e di riutilizzare le risorse umane per altre attività manuali necessarie nella creazione dei moduli fotovoltaici personalizzati offerti da Solbian.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.