L’Italia accelera verso il futuro: le strade elettriche che rivoluzionano la mobilità

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Il desiderio di autonomia infinita sulle autostrade italiane? Non è più un’illusione, ma una solida realtà. Presto potremmo seguire l’esempio del Giappone, grazie al duro lavoro di coloro che stanno impegnandosi per realizzare questo obiettivo.

Il problema principale dei viaggi in auto elettriche è l’autonomia, come recentemente ammesso dal CEO di Ford, Jim Farley, durante un viaggio con l’F-150 Lightning. Ovviamente, l’autonomia di un veicolo elettrico non è paragonabile a quella di un’auto a benzina. La ricarica elettrica richiede più tempo rispetto a un semplice rifornimento di carburante, rendendo i lunghi viaggi molto stressanti.

Una soluzione semplice sarebbe migliorare le batterie delle auto, come sta facendo Toyota. Grazie a un’ottima aerodinamica e a batterie con componenti migliorate, l’azienda è convinta di poter portare l’autonomia delle proprie vetture anche a 1.000 chilometri in futuro. Una soluzione più complessa, ma risolutiva, sarebbe ricaricare le auto in movimento.

Può sembrare fantascienza, ma due paesi, in particolare, stanno studiando questo sistema: Giappone e Italia. Quest’ultima, questa volta, si pone come uno dei paesi che ha affrontato il problema in anticipo rispetto al 2035, quando molte auto in Europa saranno completamente elettriche e gli automobilisti potrebbero incontrare difficoltà.

Partiamo dal piano giapponese, che prende il via da Chiba, precisamente dalla località di Kashiwa, dove il governo sta sperimentando l’efficacia di alcune piattaforme statiche per la ricarica delle auto elettriche. Il veicolo si ricarica di circa sei chilometri di autonomia al minuto quando viene parcheggiato sopra una di queste piattaforme. Un sistema pratico e veloce, ma non quanto ricaricare l’auto in movimento o mantenere la batteria sempre a un buon livello di carica.

In Italia, abbiamo la fortuna di avere un gigante come il Gruppo Stellantis, che lavora per migliorare le prestazioni delle auto elettriche, sia del proprio marchio che di altri, tramite un sistema chiamato Arena del Futuro. Questo sistema è stato testato nei mesi scorsi presso le strutture del marchio e anche in un tratto della A35, per verificare se possa risolvere il problema dell’autonomia.

Il progetto funziona in modo simile a quello implementato a Chiba, con la differenza che il tratto autostradale elettrificato permette la ricarica continua dell’auto durante tutto il periodo in cui si trova sulla stessa. Si tratta di un sistema costoso da perfezionare, ma se viene attuato in tutto il mondo, potrebbe risolvere definitivamente il problema dell’autonomia limitata delle auto elettriche.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.