Volkswagen si trova di fronte a una sfida cruciale: risolvere i problemi del software che stanno rallentando lo sviluppo dei nuovi modelli elettrici del gruppo, in particolare di Porsche e Audi. Per far fronte a questa situazione, l’azienda ha assunto un nuovo dirigente con una significativa esperienza in Tesla, Rivian e Google, che guiderà un nuovo centro informatico.
L’obiettivo di Volkswagen è quello di sviluppare un software all’avanguardia che possa essere utilizzato come base comune per tutte le auto elettriche del gruppo, permettendo così alla nuova piattaforma tecnologica di esprimere tutto il suo potenziale.
Finora, la società Cariad, creata su iniziativa dell’ex CEO Herbert Diess, è stata un punto debole per Volkswagen, causando ritardi nel processo di transizione del gruppo. Anche il suo successore, Oliver Blume, si sta confrontando con le stesse criticità, che hanno ritardato l’uscita sul mercato della Porsche Macan elettrica e dell’Audi Q6 e-tron.
Per affrontare queste difficoltà, Blume ha nominato Peter Bosch, ex capo della produzione della Bentley, come CEO di Cariad, e ha assunto figure esperte provenienti da Tesla e Rivian. L’ultimo ingresso è Sanjay Lal, che ha lavorato per Elon Musk prima di passare a Google e poi a Rivian, dove ha ricoperto il ruolo di vice presidente responsabile della piattaforma software della startup statunitense.
Nel frattempo, Volkswagen ha avviato delle collaborazioni con aziende cinesi per accedere alle loro piattaforme e accelerare l’entrata sul mercato delle auto elettriche. Nello specifico, è stata siglata una partnership con SAIC per sostenere Audi, e un’altra con XPeng, investendo 700 milioni di euro. Inoltre, il gruppo sta valutando una possibile collaborazione con Leapmotor per una rilancio del marchio Jetta in Cina.