Rivoluzione nel settore dei carburanti: nuovi incentivi riportano benzina e diesel al centro dell’attenzione

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Negli ultimi tempi sembra che non si capisca proprio più nulla tra benzina, diesel ed elettrico. In arrivo un nuovo cambiamento.

Ogni anno, per incentivare l’acquisto di veicoli ibridi plug-in, l’Europa stanzia dei finanziamenti di vari milioni di euro che devono essere utilizzati dai Governi dei singoli Stati membri come incentivi all’elettrico. Già l’anno scorso, nel 2022, 700 milioni sono arrivati in Italia.

Sembra però che una buona parte di questi incentivi non vengano effettivamente utilizzati, rimanendo lì. Il Governo ha quindi pensato a una nuova proposta per questo deposito di circa 300 milioni rimasti inutilizzati e che non riguarderà l’incentivo ad acquistare auto elettriche. Vediamo di cosa si tratta.

La proposta del governo

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy italiano, Adolfo Urso, ha appena consegnato una nuova proposta per l’utilizzo dei fondi europei sulle auto elettriche, ma questi fondi non saranno utilizzati per incentivare all’acquisto dei veicoli a batteria e a zero emissioni.

La proposta di Urso sembra più indirizzata a impiegare questo denaro per l’incentivo ad acquistare ancora veicoli a benzina e diesel, spostando i 360 milioni rimasti passivi verso una nuova direzione. Questa nuova proposta non va a vantaggio dell’obiettivo europeo zero emissioni da raggiungere nel 2035, ma andrebbe a incoraggiare ancora la produzione e l’acquisto delle auto a carburante.

Il progetto della proposta

La proposta del ministro sembra più indirizzata a rimodulare i finanziamenti ricevuti, dividendo la cifra per ciascuna fascia di auto: l’ecobonus rimane, quindi, ma la restante parte non utilizzata dei fondi andrà invece ad essere impiegata per rinnovare il parco auto circolante in Italia.

Questi incentivi anche per i modelli benzina e diesel potrebbe partire già dall’autunno 2023 e ha l’obiettivo di modernizzare anche le vetture a carburante con i nuovi modelli con un più basso impatto ambientale, nonostante siano ancora auto a combustione. A tal proposito, il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani, ha espresso il proprio assenso alla proposta: “Esprimo piena soddisfazione per quanto dichiarato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy che ha colto il vero punto per accelerare la transizione ecologica in Italia”.

Sembra quindi che, nonostante il cambio di rotta della proposta varata da Urso, gli incentivi siano comunque diretti all’obiettivo della totale transizione ecologica italiana: secondo il Governo, infatti, i cittadini italiani non sono ancora pronti per una transizione completa verso l’elettrico; serve un percorso step by step, finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo preposto: “Purtroppo l’auto elettrica fatica ancora a rispondere alle necessità di tutte le famiglie italiane, che con un’unica vettura devono affrontare differenti bisogni di mobilità”.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.