Sfida estrema: Prova Verità/ 10 giorni di sola strategia Minimax: sopravviverai alla sfida?

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La prova su strada del Tazzari Minimax, il quadriciclo elettrico imolese che mira ad essere un’alternativa sostenibile agli scooter e alle auto in città, è stata un’esperienza interessante. Il protagonista di questa avventura è stato provato da tre amici, Luca, Marcello ed il narratore, per una decina di giorni. Durante questo periodo, il Minimax è stato utilizzato come unico mezzo di trasporto per le attività quotidiane come il lavoro, gli impegni familiari e il tempo libero. Il video che segue mostra i risultati di questa esperienza.

I quadricicli elettrici, come il Tazzari Minimax, stanno diventando sempre più popolari perché rappresentano un’opzione green per le strade italiane. In particolare, negli ultimi due anni, il settore delle micro-car a zero emissioni ha registrato una notevole crescita grazie alla possibilità di essere guidate anche dai minorenni con un apposito patentino. Il Gruppo Tazzari è stato uno dei pionieri in questo campo, producendo minicar fin dal 2006. Il Minimax, ultimo modello di quadriciclo elettrico prodotto da Tazzari, offre caratteristiche che lo rendono una valida alternativa per gli spostamenti urbani quotidiani. Durante la prova su strada, è emerso che il Minimax ha dato sensazioni molto positive.

La versione del Minimax per i minorenni è disponibile sia come quadriciclo leggero (categoria L6e) che come quadriciclo pesante (L7e), differenziandosi solo per la potenza del motore. Nella versione leggera, il motore ha una potenza di 6 kW (10 di picco) e raggiunge una velocità massima di 45 km/h, mentre nella versione pesante, la potenza aumenta a 11,5 kW (15 di picco) e la velocità massima arriva a 80 km/h. Il Minimax 45 può essere guidato dai 14 anni con un patentino AM, mentre il Minimax 80 è accessibile dai 16 anni con la patente B1. Entrambe le versioni sono equipaggiate di serie con una batteria agli ioni di litio da 8 kWh, che offre un’autonomia massima di 107 km. È possibile, a pagamento, installare una batteria più potente da 16 kWh, che raddoppia l’autonomia con una sola carica (216 km). La batteria si ricarica completamente in circa 4 ore tramite una normale presa domestica usando il caricabatterie da 2 kW incluso.

Dal punto di vista estetico, il Minimax è molto gradevole, con un design semplice ma pulito e coerente con il look del marchio. È compatto, con dimensioni simili a quelle di una motocicletta, lungo poco più di 2 metri e largo solo 1 metro e venti. Nonostante le dimensioni ridotte, l’abitacolo è spazioso e l’accesso al veicolo è facile. I due sedili sono ben disposti, evitando il fastidioso contatto spalla-spalla con il passeggero. I sedili in ecopelle sono comodi e regolabili, e l’abitacolo è particolarmente luminoso grazie alle porte in vetro temperato, al parabrezza ampio e al tettuccio apribile. A proposito delle porte, il Minimax non le ha di serie, ma possono essere aggiunte come optional. Nonostante l’assenza delle porte, il veicolo è facile da guidare e parcheggiare, e la telecamera posteriore aiuta durante le manovre in retromarcia. C’è anche uno spazio dietro i sedili che funge da piccolo bagagliaio, con un loculo ricavato sul fondo per posizionare il caricabatterie.

Il Minimax esce dalla fabbrica di Imola con una dotazione tecnica quasi automobilistica. Il telaio in acciaio è resistente e possono essere montati optional come l’ABS, molto raro per i quadricicli. Sulla plancia centrale si trovano le modalità di guida (Eco o Sport) e un display digitale con tutte le informazioni sul veicolo. Come un veicolo elettrico moderno, il Minimax offre anche un sistema di infotainment, che può essere scelto come optional. Questo sistema è composto da un piccolo touch screen a colori montato sopra la plancia e offre funzioni come Apple CarPlay, Android Auto, telecamere anteriori e posteriori, streaming audio Bluetooth e vivavoce.

Guidare il Minimax in città è molto piacevole. Nella versione da 80 km/h non ci siamo mai annoiati grazie alla reattività del motore e alla leggerezza del veicolo, che rendono l’accelerazione immediata e fluida. Il veicolo si comporta bene anche nelle strade strette dei centri storici grazie al raggio di sterzo ridotto. Il parcheggio non è un problema grazie alle dimensioni compatte del veicolo e alla telecamera posteriore. La decelerazione causata dalla frenata rigenerativa rende l’uso del pedale del freno quasi superfluo nella maggior parte dei casi. Durante la prova, il Minimax è stato testato anche su salite impegnative, dimostrando di essere fluido e affidabile. L’asfalto accidentato e il ciottolato non sono stati un problema. Inoltre, la tenuta di strada è sempre stata eccellente.

Ovviamente, non tutto è perfetto nel Minimax. Ad esempio, gli specchietti laterali sono molto piccoli e offrono una visuale limitata. I pedali di acceleratore e freno, inoltre, sono posizionati un po’ troppo in alto rispetto alle vetture tradizionali e non sono allineati. Per passare da uno all’altro, è necessario alzare la gamba destra. Per chi ha

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.