Stellantis: la crisi a Mirafiori e la cassa integrazione

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Mentre prosegue lo scambio di dichiarazioni tra il Governo e il CEO di Stellantis Carlo Tavares, con John Elkann che smentisce i piani di fusione con Renault, il Gruppo automobilistico ha annunciato ai sindacati l’intenzione di ricorrere alla cassa integrazione per la fabbrica di Mirafiori nel mese di marzo.

Nel dettaglio, dal 4 al 30 marzo, la produzione nello stabilimento subirà una significativa riduzione, coinvolgendo complessivamente 2.260 dipendenti. La produzione dei modelli Maserati e della 500 elettrica continuerà, ma su un solo turno. Purtroppo, la domanda per la 500 elettrica è in calo, e l’impianto sta attraversando una fase difficile.

I sindacati non hanno tardato a esprimere preoccupazione per il futuro di Mirafiori. Secondo alcuni rappresentanti sindacali, è necessario un nuovo modello per garantire la sostenibilità dell’impianto produttivo.

In particolare, il segretario generale Uilm Torino ha dichiarato che bisogna monitorare l’andamento produttivo e trovare un nuovo modello per sostenere l’impianto. Anche il segretario torinese della Fim ha sottolineato l’importanza nazionale del caso Mirafiori e la necessità di intervenire per garantire prospettive alla fabbrica. La segretario torinese della Fismic Confsal ha chiesto un intervento del Governo e auspicato un nuovo piano incentivi per aiutare la ripresa del mercato.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.