Svelati i segreti dell’aggirare la norma Euro 5: continuerai a girare senza problemi spendendo pochi Euro!

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Le normative si avvicinano e con esse anche un metodo per eluderle: grazie a questo sistema, gli italiani potrebbero ipoteticamente aggirare la regola sull’inquinamento…
Dal punto di vista dell’Unione Europea, arrivano notizie contrastanti sul destino delle automobili a motore termico: mentre aspettiamo di scoprire cosa accadrà alle vetture tradizionali, se dobbiamo dire loro addio entro il 2035, una cosa è certa: i modelli più inquinanti saranno progressivamente eliminati in tutti i paesi membri dell’Unione.
Le ultime informazioni riguardanti le categorie di veicoli inquinanti in Italia sono sconfortanti per i proprietari di auto Euro 5 diesel, che non possono più circolare in molti centri abitati dal 15 settembre scorso. Si è sollevata molta protesta a causa di questa situazione, ma finora nessuna soluzione è stata trovata per affrontare questo problema persistente. Almeno fino ad ora…
Secondo un comitato regionale di una zona italiana che soffre di gravi problemi di inquinamento – nel 2022 l’aria in questa regione era una delle più inquinate in tutto il paese – potrebbe esserci una soluzione che consentirebbe a molti automobilisti, teoricamente banditi, di continuare a circolare con i loro veicoli, purché rispettino determinati termini.
Questo sistema assomiglia molto a quelli utilizzati dalle compagnie assicurative, come Octo, che richiedono l’installazione di una scatola nera per ridurre il costo della polizza. In questo caso, si tratta di una scatola chiamata Move In, collegata a un’app dedicata. Come può questo oggetto così semplice risolvere in parte un’enorme problematica? Ecco come: monitorando la mobilità delle auto inquinanti, come le auto Euro 5 ad esempio.
Secondo gli esperti, l’uso di questo sistema, che assegna al conducente un numero di chilometri annui prestabiliti, permetterebbe anche alle automobili Euro 5 di circolare liberamente, a patto che si rispettino le limitazioni come targhe alterne, domeniche ecologiche e l’accesso a zone in cui la circolazione di questo tipo di veicolo è vietata.
Inoltre, tutto sommato, i costi di installazione si aggirano intorno ai cinquanta Euro al momento attuale. Questa potrebbe essere una soluzione per non dover abbandonare il proprio vecchio veicolo, ma solo per chi vive in Lombardia, dove è stata proposta questa iniziativa. Cosa ne pensate? È un modo per inquinare solo chi è disposto a pagare una sorta di multa, o è un modo per tutelare i consumatori?

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.