Secondo un’indagine pubblicata dall’agenzia Ansa, le auto elettriche non sono ancora considerate economicamente redditizie per l’organizzazione no profit Consumerismo. Nonostante il costo dell’elettricità sia inferiore a quello del carburante e non si debbano pagare bolli e parcheggi, l’alto prezzo di acquisto delle auto elettriche, in media 10mila euro in più rispetto a quelle a motore termico, limita la loro convenienza economica. Inoltre, la mancanza di incentivi e la scarsità di colonnine pubbliche di ricarica hanno rallentato la crescita del settore elettrico, che attualmente rappresenta solo il 3,9% del mercato automobilistico italiano, a differenza del 14,6% in Europa a luglio.
Non solo Consumerismo, ma anche altri studi mettono in dubbio la profittabilità delle auto elettriche. Ad esempio, è stato dimostrato che per coprire lunghe distanze, le auto a motore termico sono più convenienti delle auto elettriche. Inoltre, c’è l’incertezza dei prezzi dell’energia, che potrebbero aumentare nei prossimi mesi, e la fine del mercato tutelato dell’energia, prevista per gennaio 2024, potrebbe comportare un aumento dei costi delle ricariche per le auto elettriche.
Attualmente, per fare un pieno di energia con un’auto elettrica si spende in media da 24 a 40 euro, a seconda del tipo di ricarica e del luogo. Consumerismo sottolinea che invece un pieno di carburante per un’auto a motore termico costa circa 98 euro, ma permette di percorrere più chilometri rispetto a un’auto elettrica. Tuttavia, considerando anche i vantaggi in termini di bollo e parcheggi gratuiti, l’elettrico non sembra avere un vantaggio significativo rispetto alle auto a motore termico.
Nonostante i costi elevati, in Italia ci sono alcuni modelli di auto elettriche meno costosi a partire da 21mila euro, anche se sono ancora pochi.
