L’azienda con sede nel Michigan, Our Next Energy (ONE), specializzata in tecnologie di stoccaggio dell’energia, ha reso noti i risultati di un esperimento condotto in collaborazione con BMW: una BMW iX alimentata dalla sua batteria a doppia chimica Gemini ha raggiunto un’autonomia WLTP di 608 miglia (978 km) con una singola carica, il doppio rispetto all’autonomia dichiarata dalla Casa tedesca per il suo SUV a zero emissioni. La batteria da 185 kWh ha una densità energetica volumetrica di 450 Wh/l a livello di pacco e una capacità complessiva di oltre 185 kWh. Il CEO e fondatore di ONE, Mujeeb Ijaz, ha dichiarato che la batteria Gemini ha dimostrato di poter raddoppiare l’autonomia delle vetture elettriche, abbattendo così la più grande barriera all’elettrificazione. Il responsabile per le Nuove Tecnologie di BMW, Jürgen Hildinger, ha espresso la volontà di continuare a collaborare con ONE, lasciando presagire che le batterie Gemini potrebbero debuttare su una vettura della Casa bavarese. La batteria Gemini ha una particolare architettura che sfrutta due diversi tipi di celle e un convertitore DC-DC ad alta efficienza, permettendo di raggiungere alte prestazioni e densità record. LFP per l’uso quotidiano e celle prive di anodi per un’autonomia aggiuntiva, permettendo di combinare il meglio dei due mondi. La batteria ha anche una minore necessità di materiali preziosi rispetto alle batterie tradizionali, secondo ONE. La produzione pilota delle celle per batterie al litio-ferro-fosfato è iniziata presso la fabbrica di Van Buren Township, nel Michigan, e le consegne ai clienti inizieranno nella prima metà del 2024, con l’obiettivo di produrre 20 gigawattora di batterie all’anno.
