L’8 marzo il Senato ha deciso di approvare in via definitiva il Decreto Carburanti, provvedimento su cui si è tanto discusso è polemizzato.
Cos’è il Decreto Carburanti?
Il Decreto Carburanti, pubblicato il 14 gennaio 2023 sulla Gazzetta Ufficiale, è un provvedimento che prevede: “Disposizioni urgenti in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti e di rafforzamento dei poteri di controllo del Garante per la sorveglianza dei prezzi, nonche’ di sostegno per la fruizione del trasporto pubblico”.
Nella pratica è un’ordinanza che dovrebbe servire a contrastare le speculazioni che vengono fatte sui prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio. Il decreto però non è stato molto apprezzato dagli italiani, tanto da organizzare diversi scioperi dei benzinai per protestare contro la scelta del Governo.
Con l’approvazione di questo provvedimento, le stazioni di servizio saranno obbligate ad esporre all’esterno un cartello con il prezzo a cui i gestori vendono il carburante e accanto ad esso il prezzo medio regionale di benzina e diesel. In questo modo il Governo spera di evitare che vengano fatte delle speculazioni sui prezzi da parte dei benzinai. Idea su cui si era schierato contro anche l’Antitrust.
La mancata presenta del cartello nelle stazioni di servizio costerà ai benzinai una multa salata che può andare da 200 a 2.000 euro e in caso di 4 violazioni nell’arco di 60 giorni può scattare la chiusura dell’attività fino a 30 giorni.
Il Decreto Carburanti prevede anche la possibilità di ripristinare l’accisa mobile, il meccanismo che prevede il taglio delle imposte sul carburante in situazioni di emergenza, proprio com’è stato fatto dal Governo nel 2022.
