A novembre, più di metà delle automobili vendute in Europa erano dotate di una qualche forma di elettrificazione. In particolare, ibride, ibride plug-in ed elettriche pure hanno costituito il 56% di tutte le immatricolazioni del Vecchio Continente. C’è stata una crescita rispetto al 53% registrato nello stesso mese del 2022.
Secondo l’Associazione europea dei Costruttori di automobili (Acea), le auto a benzina si sono fermate al 33,3% di quota, mentre quelle diesel non hanno superato il 10,7%.
Analizzando il settore delle elettrificate, i dati mostrano un aumento del 27% per le ibride e un calo del 14,1% per le plug-in a novembre. Le auto elettriche, con 182.982 immatricolazioni, sono cresciute del 4,9% rispetto all’anno scorso e ora rappresentano il 17% di quota. Tuttavia, in Germania, il principale mercato dell’UE, le vendite sono diminuite del 22,5%.
Questi dati altalenanti portano l’Acea ad affermare che, nonostante l’aumento, le auto elettriche rischiano di rimanere indietro rispetto alle aspettative di crescita.
Alcuni analisti sostengono che la domanda di auto elettriche in Europa si sia affievolita negli ultimi mesi a causa della mancanza di nuovi modelli e dei ritardi nell’arrivo di vetture dal prezzo accessibile.
Tuttavia, sembra che Tesla sia immune alla crisi, terminando novembre con un aumento del 44,8% nelle immatricolazioni di auto elettriche in Europa e che abbia acaparato circa il 22% delle vendite di auto elettriche.
In generale, l’industria automobilistica europea sta provando a rialzarsi dopo il periodo difficile causato dalla pandemia, ma c’è ancora molto lavoro da fare per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
