La Bestia Incontrollabile: L’Alfa Romeo con il Motore dei Sogni

0
53

Pensa che le versioni Quadrifoglio Verde dei modelli Alfa siano le auto più potenti mai prodotte dal marchio? Non avrai mai visto questo mostro, paragonabile a una moderna Formula Uno…

La celebre casa automobilistica italiana Alfa Romeo sta vivendo un periodo di rinascita dopo anni di difficoltà. Nel corso del XX secolo, Alfa Romeo era famosa per le sue vetture sportive e aveva raggiunto grandi traguardi nelle competizioni. Un esempio è rappresentato da questa macchina.

È sorprendente pensare che una delle versioni più aggressive e potenti di Alfa Romeo sia derivata da una berlina che, sebbene rispettabile e amata dai collezionisti, non era certo il modello più potente prodotto dal brand. Sto parlando di una berlina degli anni ’80, caratterizzata da grandi dimensioni e uno stile particolare.

La vettura di cui parlo è la berlina Alfa Romeo 164, prodotta tra il 1987 e il 1997. Quest’auto è stata concepita per sostituire la sfortunata Alfa Romeo 90 e a sua volta è stata sostituita dalla famosa Alfa Romeo 166, che ha ottenuto ancora più successo. La 164 era un’auto confortevole, in grado di rendere un viaggio un’esperienza memorabile. Tuttavia, pochi si ricordano del suo passato “da competizione” e soprattutto di questo follissimo modello da corsa.

Negli anni ’90, la FIA, l’organizzazione che gestisce la Formula Uno, aveva in mente di creare un campionato denominato Production Car, in cui avrebbero potuto gareggiare grosse berline sovrapotenziate basate su automobili di serie, simile a quanto visto con il Gruppo B nel mondo dei rally internazionali. Alfa Romeo ha seriamente considerato l’idea di partecipare e ha scelto la 164 come possibile candidata.

Grazie al suo reparto corse, Alfa Romeo ha messo in pista una versione estremamente potenziata della 164, passata alla storia come Alfa Romeo 164 Procar. Questa vettura montava un motore spaventoso da 3,5 litri V10, sviluppato direttamente dalla Formula Uno del marchio e in grado di erogare 620 cavalli di potenza. La vettura presentava anche una carrozzeria in kevlar e sospensioni deformabili, anch’esse derivate dalla massima competizione sportiva.

La cosa più entusiasmante di questa storia è che, per poterla omologare, Alfa Romeo avrebbe dovuto produrre una serie limitata di automobili identiche per il mercato civile. Purtroppo, pochi mesi dopo, la FIA ci ha privato completamente della possibilità di guidare ciò che sarebbe stato l’equivalente di una Formula Uno stradale prodotta da Alfa, poiché il campionato è stato annullato. La delusione che stiamo provando è indescrivibile.

Articolo precedenteCrisi energetica: la benzina self oltrepassa i 2 euro in Italia, cosa possiamo fare?
Prossimo articoloVolvo: il futuro dell’energia sostenibile, la rivoluzione nell’utilizzo delle batterie
Avatar
Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.