Polestar ha annunciato di voler eliminare circa 450 posti di lavoro in tutto il mondo, corrispondenti al 15% della sua forza lavoro complessiva, a causa delle “condizioni di mercato difficili”. La casa automobilistica sta cercando di guadagnare quote di mercato in un contesto economico indebolito e in un momento in cui la domanda di veicoli elettrici sta rallentando.
Nell’ultimo anno, diverse case automobilistiche hanno segnalato una crescita più lenta del previsto dei veicoli elettrici a causa di una domanda in rallentamento, della riduzione degli incentivi in vari Paesi e dei problemi nella catena di approvvigionamento. Un portavoce di Polestar ha sottolineato la necessità di adeguare le dimensioni dell’attività e delle operazioni aziendali, riducendo sia le spese esterne che il numero di dipendenti.
A novembre, Polestar ha rivisto al ribasso le previsioni di consegna e ha delineato un nuovo piano aziendale per ridurre la dipendenza dai finanziamenti dei suoi principali azionisti, Volvo e Geely. La società ha anche affermato di voler raddoppiare la riduzione dei costi per aumentare i margini. Nel 2023, Polestar ha consegnato 54.600 veicoli, registrando una crescita del 6% rispetto al 2022, nonostante la riduzione rispetto alle previsioni iniziali di 60.000 unità.
Polestar ha aumentato le vendite in Europa del 12% a 36.027 unità, secondo i dati preliminari di Dataforce. Il CEO Thomas Ingenlath si è detto ottimista per le vendite nel 2024, con gli ordini della Polestar 4 in Europa che apriranno alla fine di gennaio e la produzione della Polestar 3 che inizierà all’inizio di quest’anno dopo ritardi causati da problemi di software.