I dati riguardanti le auto più vendute in Italia a luglio 2023 sono stati resi noti da UNRAE. Nel settimo mese dell’anno, nel nostro Paese sono state immatricolate 119.207 nuove vetture, registrando un aumento del 8.8% rispetto all’anno precedente e confermando una crescita costante da un anno.
Tuttavia, rispetto al periodo pre-pandemico, le immatricolazioni sono ancora basse, con un calo del 22.3% rispetto al 2019, influenzate anche da un prezzo medio delle auto nuove che si avvicina ai 30mila euro.
Analizzando le diverse alimentazioni, le auto elettriche continuano a faticare, rappresentando solo il 3.4% delle immatricolazioni, con un calo rispetto a giugno 2023. Al primo posto si confermano le auto ibride, con il 35.7%, seguite dalle auto a benzina (28.6%) e diesel (18%). Le auto a GPL segnano un aumento raggiungendo quasi il 10%, precisamente il 9.8%, mentre le auto a metano sono praticamente inesistenti in Italia, rappresentando lo 0.1%.
Per quanto riguarda i modelli più venduti, la Fiat Panda si conferma al primo posto, raggiungendo 8.902 immatricolazioni, seguita dalla Dacia Sandero con 3.472 immatricolazioni e dalla Lancia Ypsilon con 3.353 immatricolazioni.
Al quarto posto si posiziona la Dacia Duster, seguita dalla Volkswagen T-ROC, Fiat 500X, Ford Puma, Fiat 500 e, chiudendo la top 10, la Renault Captur. La classifica dei primi sette mesi del 2023 è simile a quella precedente, con in testa la Fiat Panda, seguita dalla Dacia Sandero, Lancia Ypsilon, Fiat 500, Jeep Renegade, Toyota Yaris Cross, Volkswagen T-ROC, Dacia Duster, Fiat 500X e Renault Captur.
Le auto elettriche continuano a non ottenere un grande successo, ma ancora una volta è Tesla, con il modello Model Y, a primeggiare con 399 immatricolazioni, seguita dalla Fiat 500e, Smart Fortwo, MG MG4, Peugeot e-208, Dacia Spring, Renault Megane, Opel Corsa-e, Jeep Avenger e Mini Cooper SE.
Il Presidente dell’UNRAE, Michele Crisci, ha commentato i dati sottolineando l’interesse del Ministro Adolfo Urso per il settore automotive e chiedendo il suo intervento per recuperare i ritardi nella transizione energetica e accelerare il processo di decarbonizzazione. Inoltre, Crisci sollecita un’attenzione particolare alle dinamiche della domanda legate alla transizione energetica e interventi per correggere le lacune nel sistema di incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni.
