La rinuncia alle Bevande Energetiche: una scelta vincente per il tuo benessere

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“È inutile, forse addirittura controproducente, rispondere punto per punto alle notizie false dei No BEV. Non cambieranno mai idea e in fondo è meglio così: noi automobilisti elettrici potremo continuare a godere dei privilegi di essere una nicchia di fortunati. Questa è l’opinione di Franco Fellicò, un assiduo lettore che ha il coraggio di dire la sua. Noi, però, dissentiamo e siamo felici di pubblicare le sue riflessioni. Voi cosa ne pensate? A 88 anni, amo l’innovazione e viaggio in elettrica.”

Il mondo è sempre stato diviso in due: chi pensa in un modo e chi invece è contrario. Ognuno rimane convinto delle proprie opinioni, specialmente quando si tratta di nuove tecnologie. Di solito sono gli anziani a resistere al cambiamento e spesso ci sono anche molti giovani che si oppongono, ma raramente i giovanissimi. È interessante notare che l’autore di questo articolo ha 88 anni, ma è sempre stato orientato al futuro e ha scelto di possedere un’automobile elettrica (nel suo caso una Mercedes EQA 250). I negazionisti esistono in tutti i settori, ma sono sempre una minoranza e scompaiono nel giro di pochi anni, soprattutto con l’avvento delle nuove generazioni. Tutti noi abbiamo avuto qualche parente o amico che si è ostinato a fare a mano ciò che i computer fanno molto meglio, più velocemente e senza errori. Ma ora il negazionismo nei confronti dei computer è scomparso, anche prima dell’arrivo della nuova generazione. Infatti, persino coloro che per molto tempo detestavano i computer li hanno ormai in casa, in tasca e magari anche al polso. Così come le prime automobili venivano contestate da coloro che preferivano le carrozze trainate da cavalli.
Oggi è la volta dell’auto elettrica e ogni giorno vediamo aumentare le critiche nei suoi confronti. Ricevo persino dagli amici articoli e video dei No BEV (acronimo di No Battery Electric Vehicle), come quello insulso dell’ingegnere Fabio Castellucci. A questo punto mi sono chiesto se conviene davvero continuare a difendere le BEV per cercare di convincere coloro che, radicati nelle loro convinzioni, le criticano e le odiano. Ho deciso che la cosa migliore da fare è lasciar perdere e ignorare questi individui che spesso cercano solo popolarità. Invito anche i miei colleghi a fare altrettanto perché noi, che siamo a favore e proprietari di BEV, abbiamo solo da guadagnarci.
Ecco perché. Ognuno di noi, dopo aver affrontato una spesa non indifferente, sta godendo dei benefici che i No BEV non hanno: viaggiamo in un’auto estremamente silenziosa, più scattante di una tradizionale, non paghiamo il bollo per cinque anni e, quando scadrà quel periodo, pagheremo una tassa inferiore rispetto a un’auto termica. Possiamo entrare nelle zone a traffico limitato senza problemi e parcheggiare gratuitamente nelle strisce blu. Paghiamo meno per la manutenzione e risparmiamo molto di più per viaggiare, soprattutto se ricarichiamo a casa o alle colonnine lente. Se abbiamo anche un impianto fotovoltaico, possiamo addirittura viaggiare gratis. Siamo avanti nel tempo rispetto ai No BEV. Ma con questi vantaggi, che sono solo alcuni esempi, non voglio convincere nessuno dei No BEV. Anzi, spero che rimangano fedeli alle proprie convinzioni e che il loro numero aumenti. Se il numero dei No BEV rimarrà alto, noi saremo al sicuro e manterremo i nostri vantaggi. Invece, se diminuiranno fino a diventare pochi, perderemo molti dei nostri privilegi.
Viviamo in un Paese in cui il Governo si basa sul consumo di carburanti per finanziare il proprio bilancio. Se tutti gli automobilisti passassero alle auto elettriche, lo Stato rischierebbe il default e saremmo colpiti da montagne di tasse sull’energia elettrica usata per la trazione. Potremmo essere tassati anche se produciamo l’energia in modo indipendente tramite pannelli solari. Inoltre, dovremmo pagare un bollo elevato e altre spese. Quindi, godiamoci i nostri vantaggi in silenzio e lasciamo che siano loro a sostenere lo Stato con tasse e accise. Vivremo felici e tranquilli finché loro continueranno a bruciare combustibili, mentre affronteranno sempre maggiori limitazioni per contrastare l’inquinamento. La mia proposta è di smettere di cercare di convincerli. Più a lungo durerà la loro resistenza, più a lungo noi potremo godere dei nostri vantaggi. Naturalmente, prima o poi avverrà la completa transizione e saremo tutti colpiti dalle tasse.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.