Ci si potrebbe domandare: “Quali sarebbero le conseguenze sull’infrastruttura se tutti avessero un’auto elettrica?” Da New York arrivano notizie preoccupanti: i recenti acquirenti di Tesla stanno intasando i punti di ricarica Supercharger di Manhattan.
In realtà, si tratta dei nuovi autisti di Uber e Lift che, grazie a incentivi, hanno acquistato in massa le vetture di Elon Musk. Nel corso del 2023, New York è diventata la prima grande città a imporre l’uso di auto elettriche per i servizi di rideshare entro il 2030. Sono state rilasciate 10.000 nuove licenze a Uber e Lift, con i conducenti che hanno scelto in massa le Tesla ottenendole a prezzi scontati. Ma ora cosa sta succedendo? I punti di ricarica Tesla Supercharger di New York sono presi d’assalto, con code e tempi d’attesa lunghi.
Su diverse piattaforme gli utenti stanno chiedendo aiuto a Elon Musk per l’installazione di nuovi punti di ricarica a New York. Alcune stazioni Supercharger stanno subendo un afflusso maggiore del normale, con tempi di attesa di 15 minuti o più. Inoltre, tutte le stazioni sembrano essere bloccate agli utenti di terze parti per dare priorità ai possessori di Tesla.
I problemi di sovraffollamento per Tesla non sono nuovi e l’azienda è stata costretta a introdurre una tassa aggiuntiva per l’uso prolungato dei punti di ricarica. In Italia, per fortuna, non ci sono ancora problemi del genere e Tesla ha addirittura abbassato le tariffe di ricarica ai Supercharger.