Quando si parla delle auto elettriche, si fa notare spesso che in Italia c’è una scarsa presenza di punti di ricarica (nel nostro Paese sono presenti più di 30.000 colonnine). Tuttavia, la situazione potrebbe migliorare notevolmente se prendessimo esempio dalla Germania: il Paese sta obbligando i distributori di carburante ad installare anche stazioni di ricarica.
Secondo quanto riportato dalla Reuters, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato una novità importante durante l’IAA Mobility di Monaco: la Germania sarà il primo Paese a introdurre una legge che obbligherà l’80% dei distributori di carburante ad avere colonnine per la ricarica ad alta potenza. Queste stazioni di ricarica saranno dotate di tecnologia all’avanguardia e potranno erogare almeno 150 kW di potenza per le auto elettriche di tutte le marche.
Scholz non ha specificato quando la legge diventerà effettiva, ma è certo che questa misura darà una spinta considerevole al settore dell’elettrico. Attualmente, in Germania ci sono già 90.000 colonnine pubbliche e si spera di raggiungere 1 milione di punti di ricarica entro la fine del decennio. La Germania è uno dei Paesi europei più avanzati in termini di infrastrutture per la ricarica, occupando il terzo posto nel continente (secondo i dati di Hive Power). Tuttavia, una revisione aggiornata potrebbe addirittura far superare la Francia.
In Germania ci sono attualmente 1,2 milioni di auto elettriche, ma entro il 2030 si punta ad arrivare a 15 milioni di veicoli. Una legge come quella proposta da Scholz sarebbe quindi fondamentale per ridurre l’ansia da ricarica. Potrebbe l’Italia prendere esempio? Attualmente nel nostro Paese ci sono più di 22.000 stazioni di rifornimento, ovvero un impianto ogni 1.700 auto (dati pubblicati dall’UNEM nel 2021). Molti di questi potrebbero essere destinati a chiudere, ma con l’installazione di punti di ricarica potrebbero trovare nuova vita e importanza.
