La verità sconcertante dietro il mistero delle supercar BMW mai realizzate

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Da diversi anni, la casa automobilistica BMW ha deciso di non produrre supercar o vetture simili, ad eccezione di alcune edizioni speciali della M3. Questa scelta ha un motivo ben preciso.

È normale che alcune case produttrici scelgano di non realizzare determinate vetture come le supercar. Ogni marchio ha una sua gamma di auto che il cliente si aspetta di trovare, e uscire troppo dai canoni potrebbe suscitare scetticismo tra la clientela di fronte a un nuovo veicolo proposto.

Una casa automobilistica da cui ci si aspetterebbe una supercar, prima o poi, è sicuramente BMW. Infatti, BMW ha partecipato a numerose competizioni, inclusa la Formula Uno, e presenta una vasta gamma di auto sportive emozionanti nel suo catalogo. Inoltre, possiede l’esperienza necessaria per progettare, produrre e vendere una supercar di alto livello. Quindi, perché non lo fa?

Andiamo a vedere i precedenti: ci sono solo due casi in cui il marchio ha presentato automobili sportive che potrebbero teoricamente essere considerate supercar. Si tratta della BMW M1 del 1978, in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 5,6 secondi e dotata di tecnologie all’avanguardia per quell’epoca, come un radar di bordo. Poi c’è la più recente BMW i8, caratterizzata più dal lusso a bordo che dalle prestazioni estreme, dato che la velocità massima era limitata elettronicamente.

La casa automobilistica tedesca dovrebbe davvero fare un passo in più per entrare nell’olimpo dei costruttori di supercar. Ha tutte le risorse necessarie per colmare il divario che separa la sua i8 da una Huayra o una 458 Italia nuova. Tuttavia, il problema principale è di natura economica. Progettare una supercar da zero è un processo lungo, costoso e complicato che potrebbe anche non portare i risultati sperati.

BMW ha fatto esperienza di questa realtà con la M1. Nonostante sia considerata una delle automobili più estreme ed emozionanti mai prodotte dalla casa tedesca, non ha avuto un successo commerciale significativo. Qui arriviamo al punto chiave: il target di BMW, secondo i dati raccolti sull’azienda, è rappresentato da uomini benestanti di età compresa tra i 25 e i 50 anni. Questo tipo di cliente è più interessato a un’auto di lusso tecnologica che a una supercar spartana che ricorda più una vettura da pista che da strada.

In conclusione, i vantaggi della produzione di una supercar BMW sarebbero limitati rispetto ai rischi e alle spese che il marchio incontrerebbe. Inoltre, la casa automobilistica produce già vetture molto potenti come la M3 e la M5, che, sebbene non siano le più competitive in una pista rispetto a una Gallardo o una DB9, soddisfano ampiamente i clienti che desiderano tirare un po’ sull’acceleratore.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.