Il prestigioso esperto di chimica Nicola Armaroli, noto dirigente del CNR nonché autore di fama, ha recentemente pubblicato un interessante articolo su Sapere, uno dei principali giornali da lui diretti. In quest’occasione, Armaroli ha approfondito il tema della mobilità elettrica in Italia, evidenziando come il nostro Paese sia ancora poco propenso ad abbracciare le auto elettriche, nonostante le numerose potenzialità di sviluppo in tal senso.
Tra i fattori che ostacolano la transizione verso la mobilità a batteria, Armaroli ha puntato il dito sulle lunghe dipendenze dell’Italia dal petrolio. Secondo il chimico, il nostro Paese ha speso ingenti quantità di denaro per l’acquisto di fonti fossili, arricchendo in modo esorbitante relativi produttori e finanziando indirettamente organizzazioni terroristiche.
Inoltre, Armaroli ha sottolineato come l’80% del petrolio consumato in Italia venga utilizzato nei trasporti su strada, evidenziando la prontezza delle alternative elettriche già disponibili. Tuttavia, il mercato delle auto elettriche in Italia rimane ancora al di sotto delle aspettative, a causa, secondo Armaroli, della disinformazione e delle surreali discussioni che innalzano le auto a benzina e gasolio a difensori dei più poveri, nonostante le versioni elettriche risultino spesso meno costose.
L’analisi di Armaroli si è conclusa con una critica accorata, evidenziando come l’importanza strategica e le gravose conseguenze della dipendenza dal petrolio siano spesso nascoste e sottovalutate, soprattutto a discapito dei più indifesi. Con la sua autorevole voce, Nicola Armaroli ha lanciato un grido d’allarme che invita il nostro Paese a guardare con occhi nuovi alla mobilità elettrica come soluzione sostenibile e vantaggiosa su tutti i fronti.