Per due anni consecutivi, partendo dal Trentino in estate, un esperimento eccezionale ha visto un viaggio in Calabria con un’auto elettrica. L’obiettivo era valutare l’affidabilità del viaggio a zero emissioni e individuare le possibili criticità lungo il percorso. L’attenzione si è concentrata sulle stazioni di ricarica, rispetto alle vetture, notando miglioramenti significativi rispetto all’anno precedente.
In un’edizione invernale del viaggio, da Milano in direzione della Calabria, la sfida è stata affrontata in condizioni climatiche avverse, tra traffico intenso e temperature basse. L’auto protagonista è stata una Renault Mégane E-Tech da 220 CV, che ha dimostrato di poter affrontare il percorso con grande autonomia.
Il viaggio ha confermato che il viaggiare in elettrico comporta tempi più lunghi e soste più frequenti, in quanto la rete di ricarica non è ancora sufficientemente sviluppata. In ogni caso, questo esperimento ha dimostrato come sia possibile viaggiare anche con vetture di fascia media, ma è necessario essere disposti ad adattarsi a tempi più lunghi e soste più frequenti.
Per quanto la rete di ricarica autostradale sia in costante sviluppo, è chiaro che vi sia ancora molto margine di miglioramento. Le soste e i tempi di ricarica sono ancora significativamente più lunghi rispetto ai viaggi con vetture tradizionali, anche se ci sono stati notevoli progressi rispetto al passato.
L’esperimento ha evidenziato la necessità di aumentare in modo significativo il numero di stalli di ricarica in autostrada e la necessità di continuare a sviluppare tecnologie sempre più avanzate. In futuro, con l’avvento di batterie sempre più performanti e tempi di ricarica ridotti, il viaggiare in elettrico potrebbe diventare molto più conveniente e veloce.
