Nel Vecchio Continente potrebbero servire più di una fabbrica per BYD, lo ha dichiarato Stella Li, esecutiva di BYD Company Limited, durante un evento a Shenzen. Dopo l’annuncio di un nuovo impianto in Ungheria, potrebbero aprirne altri, e l’Italia potrebbe essere tra le possibilità. La decisione finale sarà presa in futuro insieme a altri Paesi.
La costruzione di fabbriche in Europa è vista come un vantaggio in termini di percezione del marchio, poiché crea posti di lavoro e contribuisce alla vita economica e sociale. BYD punta a espandersi attraverso la produzione di auto elettriche e ibride plug-in. La gamma di prodotti si diversifica con modelli premium e di lusso.
Stella Li crede che l’ibrido plug-in sia la scelta migliore per l’Europa centrale, data la mancanza di prontezza al passaggio all’elettrico. BYD continua a investire in tecnologie ibride plug-in per offrire soluzioni che facilitino l’adozione dell’elettrico. Nuovi modelli come la BYD Seagull sono in arrivo sul mercato europeo.
La crescita di BYD a livello globale è evidente attraverso l’apertura di nuovi stabilimenti e il lancio di nuovi modelli. La casa automobilistica ha una strategia di espansione ben definita che coinvolge diversi Paesi europei.