L’estate del 2023 sarà ricordata per l’aumento del prezzo della benzina che tutti gli italiani devono pagare, talvolta influenzando persino le spese quotidiane. Ma quanto costa effettivamente il carburante alle famiglie con i prezzi attuali?
Secondo i calcoli di Assoutenti, l’aumento del prezzo della benzina costerà agli italiani 10,7 miliardi di euro questa estate, includendo sia i costi diretti che indiretti. Ogni famiglia dovrà sostenere un aggravio di 417 euro all’anno, che si traduce in una riduzione di 417 euro nelle proprie finanze. Le associazioni per la tutela dei consumatori hanno criticato il governo, accusandolo di non aver fatto abbastanza per mitigare l’aumento dei prezzi dei carburanti alle pompe. Addirittura, Altroconsumo ha lanciato una petizione per ridurre le tasse sul carburante e azzerare l’IVA, soluzioni alle quali il governo sembra aver detto “no” finora.
Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha difeso il governo dalle critiche, affermando che i fondi che avrebbero potuto ridurre il prezzo dei carburanti sono stati utilizzati per un’operazione altrettanto importante: il taglio del cuneo fiscale. Secondo il Ministro, ridurre le tasse sulla benzina costa allo Stato 12 miliardi di euro all’anno, soldi che il governo ha impiegato per tagliare due volte il cuneo fiscale.
Il governo Meloni intende proporre nuovamente questa soluzione con la legge di bilancio di dicembre, anche se la copertura finanziaria per farlo sembra essere limitata. Mentre gli italiani beneficiano di un cuneo fiscale ridotto, devono affrontare un aumento dei costi dei carburanti e dei beni di consumo, dato che l’88% delle merci in Italia viaggia via strada, settore che viene colpito duramente dall’aumento del prezzo della benzina. In sostanza, ci troviamo di fronte a una situazione in cui il cane si morde la coda. Nel frattempo, lo Stato ha guadagnato 2,27 miliardi di euro grazie alle tasse e all’IVA sui carburanti, motivo per cui le associazioni per la tutela dei consumatori continuano a chiedere con forza una riduzione delle tasse e l’azzeramento dell’IVA sui carburanti. Resta da vedere chi avrà la meglio nelle prossime settimane…
