Macron lancia l’idea degli ‘score ambientali’: una proposta rivoluzionaria per gli ecoincentivi

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La Francia sta ridefinendo gli incentivi ambientali per le auto elettriche in base allo “score ambientale”, che tiene conto delle emissioni di CO2 durante l’intero ciclo di vita del veicolo. Secondo quanto riportato da Les Écho, la bozza del decreto è stata presentata alle parti sociali venerdì scorso. Nel frattempo, a Londra, è stato introdotto un disincentivo alla circolazione delle auto più inquinanti, con una tassa di 12,5 sterline al giorno. Ma gli incentivi ambientali distorti influenzano veramente il mercato, come sostengono molti lettori e oppositori delle auto elettriche? La risposta è che dipende. Se gli incentivi sono mal concepiti, possono distorcere il mercato, ma se sono progettati per il bene collettivo e le regole sono ben calibrate, possono guidare il mercato verso risultati positivi. Il caso degli incentivi all’auto elettrica in Italia è un esempio di regole rozze e inefficaci. Mentre i fondi destinati alle auto termiche inquinanti sono esauriti, quelli per le auto elettriche sono ancora in gran parte inutilizzati. Di conseguenza, la quota di mercato delle auto elettriche in Italia è solo del 4,4%, molto inferiore alla media europea. Proprio per questo motivo, le misure che verranno prese in Francia da Emmanuel Macron devono essere seguite attentamente e potrebbero servire come modello per l’Italia. Il governo francese sta creando uno “score ambientale” che modulerà gli incentivi pubblici a partire dal 1° gennaio 2024, prendendo in considerazione le emissioni di CO2 dall’intero processo di produzione, trasporto e riciclo delle auto. I costruttori che non pubblicheranno in modo trasparente questi dati per ogni loro modello elettrico saranno esclusi da qualsiasi bonus. Si terrà conto anche dell’impronta di carbonio dei materiali utilizzati nella fabbricazione delle auto e delle condizioni di produzione delle batterie. Un punteggio da 0 a 100 sarà assegnato a ogni modello e la soglia minima per accedere all’ecobonus sarà 60. Le auto urbane, con un’autonomia massima di 170 km e meno di 5 posti, avranno un trattamento particolare. Questo sistema di punteggio premierà le auto prodotte in Francia o in Europa, ma non i paesi europei con un mix energetico sbilanciato verso il carbone. Al contrario, paesi come la Svezia o il Portogallo potrebbero essere premiati grazie alla diffusione delle fonti rinnovabili. I produttori dell’Estremo Oriente, e in particolare la Cina, saranno penalizzati dallo “score ambientale”. La creazione di queste regole fornirà due vantaggi: spingerà verso veicoli elettrici a bassissimo impatto ambientale fin dall’origine, riducendo le emissioni rispetto ai veicoli termici anche a brevi distanze; inoltre, proteggerà i produttori europei ed eventualmente i posti di lavoro in Europa. È risaputo che la situazione dei disincentivi a Londra è diventata più severa, con l’introduzione dell'”Ultra Low Emission Zone” e una tassa di 12,5 sterline al giorno per le auto più inquinanti. Questa misura è stata approvata dalla Corte Suprema nonostante il ricorso presentato da cinque municipalità. Già da diversi anni è in vigore una tassa di 15 sterline al giorno per le auto non residenti che entrano nel centro di Londra. Si stima che ogni giorno circolino quasi 80.000 veicoli inquinanti a Londra e che sono presenti oltre 850.000 veicoli di questo tipo tra i residenti.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.