Nel mercato in cui le auto elettriche stanno diventando sempre più popolari, Nissan ha deciso di iniziare a produrre internamente le batterie al litio-ferro-fosfato (LFP). Questa mossa strategica è volta a ridurre i costi delle vetture a emissioni zero di almeno il 20-30%, consentendo al produttore giapponese di guadagnare maggiore indipendenza e competitività nel settore.
L’obiettivo di Nissan è quello di competere direttamente con BYD, un’azienda cinese che, essendo originariamente una produttrice di batterie, ha beneficiato enormemente di questa strategia, prevedendo di superare Tesla come primo costruttore di auto elettriche al mondo entro il 2024.
Secondo il media giapponese Nikkei, Nissan ha pianificato di iniziare a commercializzare auto elettriche con batterie LFP integrate nel 2026, destinandole inizialmente ai mercati emergenti e successivamente a livello globale.
Le batterie LFP, attualmente prodotte principalmente da aziende cinesi come BYD e CATL, hanno dimostrato di essere una scelta attraente anche per altri costruttori come Mercedes e Tesla, grazie alla loro affidabilità e prestazioni.
Mentre rimane da vedere se Nissan venderà le batterie LFP ad altri costruttori automobilistici, è probabile che condividerà questa tecnologia con i suoi partner come Renault e Mitsubishi, all’interno della Grande Alleanza.
Questi sviluppi indicano chiaramente un cambiamento significativo nel settore automobilistico verso l’integrazione e la produzione interna di componenti chiave, come le batterie, per le auto elettriche. Questa tendenza potrebbe portare a una maggiore competitività e innovazione nel mercato delle auto a emissioni zero.