La ricarica nei lampioni pubblici è una soluzione che viene sperimentata in molte città europee come Londra, Berlino, Valencia e Locarno. In Italia, la società italiana AZeco ha progettato e realizzato un sistema simile per abilitare la ricarica nella rete di illuminazione pubblica, ma finora nessuna pubblica amministrazione si è fatta avanti per testarlo.
Il sistema progettato da AZeco prevede l’utilizzo dei cavi interrati dell’illuminazione pubblica, che di giorno sono inattivi, per la ricarica di auto elettriche durante la notte. La tecnologia già esiste e l’azienda ha anche ottenuto la brevettazione come nuova idea di fattibilità. Tuttavia, non è stata ancora possibile collaborare con nessuna società di gestione elettrica per fare test di ricarica, ad eccezione di una prova sul campo di sette mesi in provincia di Pescara.
Secondo l’azienda, la divulgazione massiccia dell’uso delle auto elettriche, soprattutto minicar cittadine, dovrà passare sui cavi interrati già esistenti e sarà necessario stabilire uno standard esecutivo e di conteggio dell’energia tra illuminazione e ricarica.
La soluzione della ricarica nei lampioni pubblici può essere integrata con altre infrastrutture di ricarica, come i City Plug lanciati da A2A o le colonnine di ricarica installate nei parcheggi dei supermercati. Con un mix di ricariche ad alta potenza sulle direttrici di traffico principali e ricariche lente in strada e nei garage, la mobilità elettrica potrà essere accessibile a tutti. Tuttavia, i prezzi d’acquisto delle auto elettriche devono ancora essere accessibili alla maggioranza.