È trascorso solo un breve periodo dalla presentazione ufficiale della nuova Tesla Model 3, nota come progetto Highland, che è stata rivelata con tutte le sue novità. Non si tratta di una trasformazione radicale ma di un restyling, tuttavia le differenze rispetto al modello precedente sono varie e interessanti, come ad esempio le frecce al volante della Model 3 che non sono state ben accolte.
Tra le principali modifiche, spicca sicuramente l’aspetto estetico, in particolare le luci posteriori a forma di C. Tesla ha deciso di integrarle direttamente nel cofano, una scelta inedita per la disposizione dei fari dei freni e delle luci. In altre parole, quando si apre il portellone posteriore dell’auto, le luci “salgono”.
Questa nuova disposizione delle luci ha sollevato la domanda su cosa accada alle luci di emergenza quando si apre il bagagliaio. Per legge, le luci dell’auto devono essere sempre visibili affinché l’auto venga riconosciuta dagli altri utenti della strada, come automobilisti, ciclisti o motociclisti.
Un video pubblicato su X, che può essere trovato in fondo a questa pagina, ha risposto a questa domanda, mostrando la creatività dei progettisti Tesla nel risolvere il problema. Nel video si vede il cofano posteriore che si apre, e una volta aperto le luci posteriori si spostano nella zona inferiore, sotto il bagagliaio e sopra il diffusore.
Queste luci sono certamente più piccole e meno evidenti, ma svolgono comunque la loro funzione segnalando la presenza dell’auto. Le luci del diffusore, quando spente, fungono da riflettori del paraurti e, quando si inserisce la retromarcia, si accendono di bianco per indicare l’attivazione della retromarcia.
Non si tratta di un cambiamento eccezionale, ma abbiamo voluto chiarire la questione in risposta alle numerose domande sollevate da coloro che hanno visto la parte posteriore della nuova Model 3.
