Scopriamo insieme l’Alfa Romeo 33 Stradale: tra tecnologia e tradizione, alla ricerca del vero spirito Alfa

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Il 30 Agosto 2023 alle ore 17.00 Alfa Romeo ha fatto una grande impressione sulla scena mondiale presentando la nuovissima Alfa Romeo 33 Stradale, un’auto unica nel suo genere dopo 54 anni di assenza di questo tipo di veicoli. Solo 33 esemplari, tutti già venduti, con un costo stratosferico di oltre 2 milioni di euro, con due diverse motorizzazioni, endotermica ed elettrica, e un setup vettura curato da Valtteri Bottas. Questi dati sembrano incredibili, ma la reazione del web alla presentazione è stata divisa, tanto che ci è voluto del tempo per riflettere e cercare di capire cosa esattamente Alfa Romeo abbia creato con questa vettura. Cosa rappresenta davvero la 33 Stradale per Alfa Romeo? È veramente una rinascita? Quanto della vecchia 33 Stradale è presente nella nuova?

Iniziamo con le cose positive: dietro al prezzo esorbitante c’è sicuramente un progetto importante, il design è curato da Alejandro Mesonero Romanos (ci ricorda qualcos’altro, vero?), il motore endotermico sviluppa 620 CV, mentre quello elettrico arriva a 750 CV, e il telaio è un monoscocca in carbonio. Le soluzioni tecniche sono di altissimo livello e rendono la 33 Stradale una vettura supercar eccezionale, basti pensare alle sospensioni con doppio braccio oscillante e al motore centrale a trazione posteriore (per la versione V6 biturbo). È incredibile pensare che per anni Alfa Romeo si sia limitata a produrre solo MiTo e Giulietta, mentre ora ci sono addirittura tre vetture con potenze superiori ai 500 CV. Possiamo quindi dire che il marchio sta finalmente riacquistando l’appeal che aveva perso prima dell’arrivo del V6 2.9 della Giulia. Dopo la pubblicazione delle foto ufficiali della 33 Stradale, i social network sono esplosi e numerosi website specializzati nazionali e internazionali hanno accolto la vettura con entusiasmo, dimostrando che il marchio Alfa Romeo è ancora amato dagli appassionati. Tuttavia, ci sono state anche molte polemiche e vogliamo approfondire questa questione.

Primo punto: quanto di Alfa Romeo c’è in questo progetto? Con il telaio monoscocca in fibra di carbonio e il motore centrale V6 biturbo/triplo motore elettrico, è inevitabile pensare alla Maserati MC20 e alla Maserati Folgore. Questi elementi non vengono contestati, ma dato il numero esiguo di esemplari prodotti e il costo esorbitante, un progetto completamente nuovo sarebbe stato molto più romantico. È davvero presente l’anima Alfa Romeo?

Secondo punto: tornando alla questione delle 33 unità. Capiamo subito la referenza alla storica 33 Stradale degli anni ’60 (che, a quanto pare, ne vennero prodotti solo 18 esemplari), ma mentre la prima era un progetto che mirava a riprodurre la Tipo 33 per l’uso su strada, la nuova sembra più una mossa di branding. La 33 Stradale classica è diventata una leggenda per un motivo preciso e anche la 8C Competizione sembrava avere più “anima” della nuova 33 Stradale. Forse alla fuoriserie manca un po’ di autenticità.

Terzo punto: il design. Come si dice, “de gustibus non est disputandum”, oggettivamente la 33 Stradale sembra una scultura su ruote ed è impossibile negare che sia un oggetto di grande bellezza. Tuttavia, c’è qualcosa che non ci convince del tutto, alcune linee sembrano un po’ pesanti e i gruppi ottici posteriori sembrano presi in prestito dalla penna di Zagato. Il lavoro aerodinamico è impressionante – stiamo parlando di un’auto in grado di raggiungere i 333 km/h con un coefficiente di resistenza pari a 0,375 – ma secondo noi manca un po’ di fluidità e morbidezza.

Quarto punto: il prezzo finale. Ritorniamo brevemente al secondo punto con una domanda provocatoria, cosa vuole dimostrare Alfa Romeo con questa cifra? Ci troviamo in un territorio molto pericoloso, dove marchi come Pagani, Bugatti o Koenigsegg mettono in campo tecnologie molto più raffinate e costose. È normale pensare che il prezzo pagato sia per l’esclusività. Alfa Romeo assicura che nessuna 33 Stradale sarà uguale all’altra e si potrà persino scegliere il numero di telaio, mentre gli interni saranno disponibili in due stili personalizzabili (Tributo o Alfa Corse). Il nostro timore è che questa diventi più un oggetto da collezione da esibire a prezzi folli all’asta, anziché una vera vettura di battaglia Alfa Romeo.

Non c’è un modo giusto o sbagliato di vedere questa vettura, questa è solo una riflessione fatta dopo mesi di attesa e aspettative. Sarebbe stato fantastico vedere un modello totalmente nuovo (giustificato dal numero esiguo di esemplari e dal prezzo) con motore e telaio 100% Alfa Romeo, ma sappiamo che ci sono altre logiche dietro a questi progetti e il fatto che tutte le 33 Stradale siano già state vendute dimostra che chi paga ha un modo di pensare diverso da chi scrive.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.