Il tema “Stellantis” è uno dei più discussi del 2024, con notizie sconcertanti che si susseguono costantemente, mettendo spesso in difficoltà la parte italiana del gruppo. L’ultima voce di corridoio parla di un possibile accordo di fusione tra Stellantis e Renault, che potrebbe complicare ulteriormente la situazione per l’Italia. Il governo italiano, infatti, è stanco di concedere aiuti economici senza ottenere vantaggi in cambio e ha manifestato interesse ad entrare nel gruppo come azionista, al fine di proteggere gli impianti italiani di Stellantis.
Questa mossa è vista come una reazione al tentativo di Stellantis di ottenere maggiori incentivi per i modelli prodotti in Italia. Inoltre, l’idea di fusione con Renault potrebbe essere interpretata come un tentativo di bloccare l’avanzata del governo italiano nel gruppo. Attualmente, il principale azionista di Stellantis è la famiglia Agnelli, seguita da Peugeot e dal governo francese. Una possibile fusione con Renault apre un nuovo fronte nella controversia tra Stellantis e il governo italiano.
Il malcontento generato dai tentativi di Stellantis di ottenere vantaggi economici extra tramite l’Ecobonus per salvare gli impianti di produzione italiani ha attirato polemiche da parte della politica, dei sindacati e dei cittadini. Il Ministro Adolfo Urso ha dichiarato che il 40% degli incentivi è andato a Stellantis, ma metà di questi sono stati destinati a modelli prodotti all’estero e importati in Italia. Questa situazione potrebbe portare a un cambiamento nella strategia di Stellantis in Italia, con l’utilizzo delle risorse del Fondo automotive per incentivare la produzione.
In questo contesto, la possibile fusione con Renault e i contrasti con il governo italiano mettono Stellantis di fronte a una difficile prova di forza. La sfida tra Stellantis e il governo italiano si prospetta quindi interessante da seguire nei prossimi mesi.
