La recente mossa di casa Stellantis ha suscitato stupore e dibattito: l’azienda sembra orientata a allontanarsi dall’Europa.
I tempi in cui le aziende erano strettamente legate al loro paese di origine sono ormai finiti, specialmente per i colossi dell’industria come Stellantis. Per questo motivo, il gruppo ha concentrato le sue strategie verso il mercato internazionale, abbandonando l’approccio nazionalistico. Questo comporta la necessità di una crescente presenza a livello globale, rendendosi competitivi e allargando i propri orizzonti.
Questa direzione aziendale, tuttavia, non è vista di buon occhio da una parte della popolazione, che teme la perdita dell’identità nazionale e la diminuzione dei posti di lavoro sul territorio. Un esempio di critiche riguarda FIAT, accusata di essere troppo poco “italiana”.
La decisione più recente di Stellantis, infatti, non farà altro che alimentare il dibattito. Il gruppo ha infatti inaugurato il primo stabilimento FIAT in Algeria, a Orano, dimostrando il suo impegno verso l’espansione internazionale. Questo ha generato preoccupazioni tra i lavoratori italiani, temendo che l’azienda possa perdere ulteriore influenza e posti di lavoro nel proprio paese a favore di produzioni a costi inferiori all’estero.
