Il superbollo auto torna d’attualità. Secondo quanto riporta Il Messaggero, il Governo Meloni starebbe lavorando all’eliminazione di alcune micro-tasse che gravano sugli italiani. Tra queste ci sarebbe, appunto, proprio il superbollo che era stato introdotto nel 2011 dal Governo guidato da Monti, all’interno del decreto “salva-Italia”. Una tassa che era stata introdotta in un periodo di forte austerity quando lo spread italiano continuava a toccare nuovi record. Nelle intenzioni, tale balzello doveva andare a colpire le supercar.
Il superbollo in dettaglio Ricordiamo che il superbollo si applica alle vetture con una potenza superiore ai 185 kW. Nello specifico, si vanno a pagare 20 euro per ogni kW sopra i 185 kW. Il superbollo viene poi ridotto a 12 euro dopo 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e abolito dopo i 20 anni.
Questa tassa sembra che abbia le ore contate e che sarà eliminata come quella sugli yacht che era stata cancellata nel 2015 dopo che non aveva portato agli incassi sperati.
Il superbollo dovrebbe essere quindi inserito all’interno di una lista di micro-tasse che saranno eliminate. Secondo quanto emerso, la lista sarebbe ancora in via di predisposizione da parte del ministero dell’economia ma pare che comprenderà anche la “tassa sugli intrattenimenti” più nota come “tassa sui biliardini” e quella sulla laurea e sugli esami dell’Università. Tutte micro-tasse che hanno portato ad introiti limitati. Per le casse dello Stato, dunque, uno “sforzo sostenibile”. Per i cittadini, invece, arriverebbero non solo un minor esborso economico ma anche una semplificazione in termini di burocrazia e di tempo risparmiato.
Dunque, una delle tasse più odiate dagli automobilisti potrebbe essere presto eliminata attraverso un emendamento, oppure con un provvedimento ad hoc. In passato erano già stati fatti dei tentativi ma la tassa era sempre rimasta. Pare che questa potrebbe essere la volta buona. Dunque, non rimane che attendere novità su questo tema.
Possibili scenari e reazioni del settore
La possibile eliminazione del superbollo è stata accolta con favore da molti automobilisti e associazioni di categoria. Tuttavia, alcuni esperti sollevano la questione della sostenibilità ambientale e della necessità di promuovere l’utilizzo di veicoli più efficienti dal punto di vista energetico.
Inoltre, potrebbero esserci ripercussioni sul mercato delle auto usate. Con la cancellazione del superbollo, infatti, le vetture ad alte prestazioni potrebbero diventare più accessibili e appetibili per un pubblico più ampio. Ciò potrebbe portare ad un aumento della domanda per queste auto e, di conseguenza, ad un incremento dei prezzi nel mercato dell’usato.
Tuttavia, alcuni osservatori sottolineano che l’abolizione del superbollo potrebbe rappresentare un’opportunità per incentivare ulteriormente l’acquisto di veicoli elettrici o ibridi, attraverso la destinazione delle risorse recuperate dall’eliminazione di questa tassa a misure di sostegno per la diffusione di mezzi più sostenibili.
Prossime mosse del Governo
Il Governo Meloni, dunque, si trova di fronte a una decisione delicata. Da un lato, l’eliminazione del superbollo potrebbe portare a un sollievo economico per gli automobilisti e a una semplificazione burocratica. Dall’altro, è necessario considerare l’impatto ambientale e le conseguenze sul mercato automobilistico.
Nei prossimi giorni, si attendono ulteriori dettagli sul piano del Governo per l’eliminazione delle micro-tasse, tra cui il superbollo. Gli automobilisti italiani e il settore automobilistico nel suo complesso seguiranno con grande interesse gli sviluppi di questa situazione, sperando che le decisioni prese possano conciliare le esigenze economiche e ambientali del Paese.
