Svelando i segreti dei costi delle auto: un dilemma che coinvolge tutte le tipologie, non solo le elettriche!

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La Dacia Spring, la vettura elettrica più economica sul mercato (con un prezzo di 21.450 € al netto degli incentivi governativi), è solo uno dei tanti esempi delle auto costose a benzina e diesel. Secondo uno dei lettori di Vaielettrico, Michele Terenzi, il problema non è legato solo alle vetture elettriche, ma riguarda l’intero settore automobilistico. Michele sostiene che gli stipendi degli italiani sono fermi agli anni ’90, mentre i prezzi delle auto sono quelli del 2023. Questo fenomeno rende difficile per molte persone permettersi il lusso di acquistare un’auto nuova, a prescindere dal tipo di motorizzazione.

Michele, che è un ingegnere del settore automobilistico, ha condiviso la sua esperienza personale con l’acquisto di auto. Ha acquistato una Renault Scenic Xmod usata del 2012 nel 2023, spendendo 15.000 €. Tuttavia, ora sta valutando un nuovo acquisto perché la sua auto attuale sta mostrando segni di usura dopo aver percorso 180.000 km. Tuttavia, non riesce a trovare un’auto adatta alla sua famiglia al di sotto dei 20.000 €. Nonostante abbia un buon lavoro come progettista, Michele non può permettersi di acquistare un SUV compatto con un budget di 35.000 €. Il suo stipendio non è aumentato significativamente negli ultimi 10 anni e continua a rimandare l’acquisto di una nuova auto.

Michele sostiene che la situazione non riguarda solo le auto elettriche, ma anche quelle a benzina o diesel. L’italiano medio non ha più le risorse finanziarie necessarie per acquistare un’auto, a prescindere dalla sua motorizzazione. Questo crea un ciclo vizioso in cui il cambiamento generazionale nel settore automobilistico è impedito sia per ragioni di ignoranza, ma soprattutto a causa dell’impossibilità economica. L’Italia è rimasta indietro in termini di benessere economico rispetto agli anni ’90, mentre i prezzi delle auto continuano ad aumentare come se fossimo nel 2023.

La risposta di Vaielettrico a Michele è che la situazione è dovuta al fatto che le Case automobilistiche stanno abbandonando i modelli di fascia bassa e si stanno concentrando su veicoli più costosi, in particolare i SUV, che generano maggiori margini di profitto. Questo trend riguarda tutte le motorizzazioni, compresa quella elettrica. Di conseguenza, molte persone con redditi fissi si rivolgono al mercato dell’usato, come nel caso di Michele. Una possibile soluzione potrebbe essere l’utilizzo di incentivi fiscali, ad esempio diminuendo l’IVA per le vetture fino a un certo prezzo e aumentando la tassazione per le vetture di lusso. Tuttavia, si spera che gli sviluppi tecnologici nel settore automobilistico consentiranno in futuro di offrire auto cittadine a prezzi più accessibili, comprese quelle elettriche.

Tuttavia, esiste il rischio che se i produttori italiani non riusciranno a offrire vetture economiche, saranno i produttori cinesi a conquistare il mercato a partire dalle fasce più basse di prezzo. La situazione attuale può essere ben evidenziata anche dal fatto che alcune persone sono costrette a vendere le proprie auto elettriche, come nel caso di Paolo Mariano, che ha messo in vendita una Volkswagen ID.3 che sarà sicuramente una fantastica opportunità per chi cerca un’auto elettrica usata.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.