Nella sua nuova “Pillola”, Nicola Armaroli affronta il tema delle cosiddette “terre rare”. Spesso si parla di esse in modo esagerato, attribuendo loro una dipendenza strategica dalla Cina, che è il principale produttore e raffinatore di questi minerali. Tuttavia, è importante sottolineare che le terre rare non vengono utilizzate esclusivamente per le batterie delle auto elettriche, ma sono presenti nei motori elettrici a magneti permanenti, che sono utilizzati in molti dispositivi elettrodomestici e industriali.
È vero che la maggior parte delle riserve di terre rare si trova in Cina, ma ci sono anche importanti giacimenti in California, Australia e Scandinavia. Le terre rare non sono così rare come si potrebbe pensare, ma è difficile sfruttarle in modo sostenibile a causa della loro concentrazione limitata. Pertanto, non è corretto considerarle come una fonte di dipendenza esclusiva per le auto elettriche.
Le terre rare sono utilizzate in vari settori, ad esempio per produrre magneti permanenti per turbine eoliche, lampade fluorescenti e leghe speciali nell’industria aerospaziale. Quindi è importante correggere l’informazione errata secondo cui le batterie delle auto elettriche dipendono dalle terre rare cinesi.
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