Sembrano non esserci tregua per i veicoli elettrici. Dopo quanto accaduto in Olanda, anche in Francia i proprietari di auto elettriche stanno pentendosi della scelta di acquistare un mezzo ecologico. Le critiche nei confronti di queste vetture sono aumentate in diverse parti del mondo, anche a causa di scetticismo, disinformazione e notizie false.
L’ultimo attacco nei confronti dei veicoli a zero emissioni arriva dall’Australia, dove è stata decisa la proibizione dell’utilizzo del termine “zero emissioni” in associazione alle auto elettriche. Gli esperti del paese affermano che questi veicoli sono a zero emissioni durante la guida, ma non durante il processo di produzione o quando sono collegati alla presa elettrica.
Sono presenti anche altre “emissioni”, come il particolato proveniente dai freni e dai pneumatici. Inoltre, uno studio sostiene che le auto elettriche sono più inquinanti di quelle tradizionali per questa specifica situazione. Nonostante tutto ciò, per gli australiani gli EV non possono essere definiti completamente ecologici. L’Autorità per i consumatori e i mercati australiani (ACCC) si è opposta a questa definizione, richiedendo regole più rigide per i produttori di auto elettriche e affermando che essi devono comunicare in modo più chiaro la possibilità di inquinamento anche da parte di questi veicoli.
Proprio per questo motivo, secondo l’ACCC, non è possibile definire un veicolo elettrico “senza emissioni”, ma i produttori dovrebbero semplicemente dichiarare che il veicolo non emette gas di scarico durante la guida.
L’autorità australiana sembra voler trovare il pelo nell’uovo, come si dice comunemente in questi casi. È evidente che un veicolo non potrà mai essere a zero emissioni in senso assoluto, poiché il processo di produzione dovrebbe essere completamente ecologico e le gomme non dovrebbero deteriorarsi, evitando così l’emissione di CO2 durante il collegamento alla rete elettrica. Purtroppo, nel mondo in cui viviamo attualmente, tutto ciò è semplicemente impossibile da realizzare.
