Quando si parla delle batterie agli ioni di litio delle auto elettriche, di solito si fa riferimento a due valori diversi: la capacità lorda e la capacità netta, entrambe legate alla quantità di energia immagazzinata. Ma perché questa distinzione e cosa significa esattamente? Mentre con i serbatoi della benzina si parla semplicemente di capacità totale e di riserva, con le batterie degli autoveicoli elettrici la questione è più complessa. La differenza tra capacità lorda e netta è una sorta di riserva di sicurezza che i Costruttori mettono a disposizione per garantire una maggiore durata della batteria.
Quando una batteria agli ioni di litio viene completamente carica o scarica, le celle tendono a degradarsi più velocemente. La capacità netta rappresenta quindi un buffer di sicurezza, garantendo che la batteria non si scarichi completamente. In realtà, anche quando sembra che la batteria sia completamente scarica, resta comunque una piccola quantità di energia disponibile per consentire all’auto di raggiungere un punto di ricarica in sicurezza.
Anche quando sul display compare il 100%, la batteria non è completamente carica, ma ha immagazzinato la massima quantità di energia utilizzabile per far muovere l’auto. La differenza di capacità tra lorda e netta viene utilizzata anche durante la ricarica, per rendere il processo più ottimizzato.
Questa differenza tra capacità lorda e netta varia da modello a modello, rappresentando una percentuale maggiore negli accumulatori più piccoli. Ad esempio, la MINI Cooper SE ha una differenza del 11,4%, mentre la BMW i7 presenta una differenza del 3,8%. Alcuni Costruttori, per evitare confusione, preferiscono non dichiarare la capacità lorda, limitandosi a fornire il valore relativo ai kWh effettivamente utilizzabili.
In conclusione, mantenere uno stato di carica che non scenda sotto certe percentuali e che non raggiunga frequentemente il 100% è fondamentale per preservare la durata e le prestazioni della batteria a lungo termine.