Nel Veneto, c’è un individuo misterioso che si occupa di punire gli autovelox e l’ultima vittima è stato il rilevatore di velocità a Cadoneghe, in provincia di Padova. Questo dispositivo era molto conosciuto nella zona e aveva comminato ben 24mila multe. A causa di un abbassamento del limite di velocità da 50 a 70 km/h, molti automobilisti sono stati colti di sorpresa e qualcuno ha deciso di sabotare l’autovelox, che è molto diffuso in Italia. Il rilevatore danneggiato si trovava sulla strada regionale 307 del Santo e mercoledì sera è stato distrutto da un’esplosione causata da della polvere da sparo posizionata alla base. Anche un tombino in ghisa è saltato in aria a causa dell’esplosione, attirando l’attenzione di numerosi curiosi. Il sindaco di Cadoneghe, Marco Schiesaro, ha commentato l’accaduto sottolineando la necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini che avevano richiesto maggiore protezione stradale e che erano stati ignorati fino ad ora. La polizia ha aperto un’indagine e sembra che il sabotaggio sia l’ipotesi più probabile. Questo è il quinto autovelox distrutto nel giro di due mesi e mezzo nel Veneto, dopo quelli abbattuti nella provincia di Rovigo. Non si sa se l’autore dell’attacco a Cadoneghe sia la stessa persona responsabile degli altri casi, ma sembra che distruggere i rilevatori di velocità stia diventando una pratica diffusa in Veneto. Purtroppo, in Italia sono molti i dispositivi progettati per generare profitti tramite le multe, e uno dei casi più famosi riguarda l’autovelox che comminava ben 200 multe al giorno sul lago di Garda. Un automobilista ha ricevuto addirittura 10 multe in sole 24 ore.
