Il prezzo della benzina rischia di schizzare alle stelle per un motivo davvero assurdo che riguarda anche noi poveri italiani. Ecco le novità poco rassicuranti emerse di recente sul mondo dei combustibili fossili.
Prezzi Benzina: la batosta autunnale in arrivo alle stazioni di rifornimento
Un attacco droni che ha sollevato la tensione tra USA ed Iran nella giornata dellos corso 14 settembre 2019 rischia di far aumentare il prezzo delle benzina ai massimi storici. Gli stabilimenti petroliferi di Abqaiq e Khurais, di proprietà della compagnia Saudi Aramco, fra i più grandi del mondo costringono l’Arabia Saudita a dimezzare la produzione di petrolio con evidenti ripercussioni sul prezzo del greggio e dei derivati industriali.
Riad ha annunciato che compenserà il taglio della produzione, pari a 5,7 milioni di barili al giorno, con nuove riserve strategiche che a tutto giugno ammontavano a 188 milioni di barili. Il prezzo del petrolio ha raggiunto valori record portandosi a ben 71 dollari al barile, con un aumento di 12 dollari sulla quotazione stabile del periodo.
L’impennata dei costi del petrolio porterà conti salati per il rifornimento in Italia, dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada. Si prevede un aumento dei prezzi per i segmenti logistica, produzione, trasformazione e conservazione.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, ha spiegato che esiste:
‘‘il rischio di un’impennata dei prezzi del petrolio per un periodo di 7-10 giorni’‘ anche ”sopra i 100 dollari al barile”
Ciò vuole dire una cosa sola: aumento dei prezzi su tutta la linea di distribuzione. Ad oggi i prezzi dei carburanti alla pompa hanno subito un rimbalzo parziale che presto potrebbe trasformarsi in un vero incubo.