Esplorando la Francia con Zero SR/F: il test di ricarica che rivela nuove prospettive!

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Un anno fa, Giuseppe ci aveva raccontato la sua “follia” di comprare una moto elettrica Zerso SR/F. Durante una gita nella valdostana Valpelline, aveva scoperto una rete incredibile di 18 stazioni di ricarica. Quest’anno, ha deciso di fare un test di ricarica all’estero, e si è diretto verso La Rosiere, in Francia. Ha voluto condividere con noi la sua esperienza.

Durante una settimana di vacanza in Val d’Aosta, Giuseppe ha deciso di testare la ricarica della sua moto elettrica Zero SR/F all’estero. Dopo aver consultato Chargemap, ha individuato una stazione di ricarica a La Rosiere, a pochi chilometri dal Colle del Piccolo San Bernardo. Chargemap è diventata la sua app preferita, poiché identifica chiaramente i punti di ricarica in corrente alternata con il cavo “tethered”, una comodità per chi viaggia con una moto elettrica, che permette di evitare di portarsi dietro il cavo di ricarica ingombrante.

Partendo da Excenex, nella valle del Gran San Bernardo, Giuseppe si è reso conto che avrebbe dovuto fare una breve ricarica a La Thuile, sul lato italiano del colle, presso un Fast Charger Enel x Way, per essere sicuro che le sue carte di ricarica funzionassero anche all’estero.

Arrivato sul versante francese, Giuseppe ha trovato facilmente la stazione di ricarica in un parcheggio. Operata da EasyCharge, la stazione disponeva di 2 prese CCS da 120 kW (senza presa ChaDeMo) in corrente continua e una presa di tipo 2 in corrente alternata da 22 kW.

Inizialmente, Giuseppe ha provato a ricaricare utilizzando una carta NextCharge, ma non è stata riconosciuta. Ha quindi provato a inserire la carta di credito, ma anche questa non è stata riconosciuta (presumibilmente a causa dei limiti della sua carta). Ha poi provato con il key-fob di Evway e finalmente è stato riconosciuto e la ricarica è iniziata. Sfortunatamente, a differenza dei charger Enel x Way, il display non mostrava lo stato di avanzamento della carica, quindi Giuseppe si è dovuto basare solo sul cruscotto della sua moto. La ricarica è avvenuta regolarmente a una potenza di circa 11,6 kW (il limite del charger della moto). Dopo circa 10-15 minuti, ha avvicinato il key-fob al sensore e la carica si è interrotta. Il display del charger indicava l’energia immessa: 1,78 kWh, e Giuseppe ha potuto scollegare il cavo.

In generale, nonostante alcune incertezze iniziali, la ricarica è stata regolare, come in Italia. Il prezzo è stato di 0,59€/kWh (in Italia paga tra 0,60-0,67€/kWh). Nel complesso, il viaggio ha coperto una distanza di 191 km, con un dislivello totale positivo di oltre 3700 metri. Giuseppe ha consumato circa il 75% della carica della batteria, corrispondente a una media di circa 50 Wh/km.

Questo test di ricarica all’estero ha confermato che è possibile trovare punti di ricarica affidabili e convenienti anche al di fuori dei confini italiani. La passione di Giuseppe per la sua moto elettrica lo spinge sempre più a esplorare nuove destinazioni, sicuro di poter contare su una rete di stazioni di ricarica in continua espansione.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.