Le auto elettriche a due velocità sono più popolari in Cina rispetto a Europa e Stati Uniti, dove i costi più alti rappresentano un ostacolo. Tuttavia, secondo una nuova analisi del think tank International Council On Clean Transportation, potrebbero esserci importanti sviluppi entro la fine del decennio, soprattutto negli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti stanno accelerando l’estrazione dei minerali preziosi come litio, nichel, manganese e grafite, essenziali per le batterie dei veicoli elettrici. Tramite miniere a cielo aperto in Australia e bacini di evaporazione in Sud America, il bisogno di litio è attualmente soddisfatto. Tuttavia, la situazione potrebbe presto cambiare, grazie agli oltre 100 progetti di estrazione e raffinazione in corso negli USA e in altri Paesi con accordi commerciali.
Secondo le previsioni, entro il 2025, il volume di estrazione e raffinazione degli Stati Uniti dovrebbe aumentare significativamente, portando a una diminuzione dei costi delle batterie. Ciò significherebbe che entro il 2032, un’autovettura elettrica con lunga autonomia avrà un prezzo competitivo rispetto ai modelli a benzina.
L’analisi del think tank prevede una diminuzione dei costi del pacco batterie nel tempo, suggerendo che la svolta per le auto elettriche potrebbe essere più vicina di quanto si pensi, almeno negli Stati Uniti.