Come già raccontato in passato, i conducenti sono affascinati dai SUV tanto da considerarli quasi una droga: una volta acquistati, non si torna più indietro. Tuttavia, numerosi sono i pareri critici nei confronti dei SUV, soprattutto quelli più potenti e di grandi dimensioni.
Dacia, per esempio, ritiene che i SUV elettrici da 2 tonnellate siano una follia poiché, nonostante il loro motore ecologico, continuano a avere un impatto sull’ambiente. Allo stesso modo, Parigi sta valutando l’idea di introdurre una tassa aumentata per i parcheggi dei SUV nel centro città.
L’ultima opposizione a questi veicoli arriva dall’eurodeputata ambientalista Karima Delli, la quale propone di istituire una patente speciale per guidare i SUV. Secondo Delli, i SUV sono veicoli pesanti, imponenti e addirittura pericolosi per coloro che hanno solo una patente di tipo B.
La proposta prevede la creazione di una nuova patente di guida europea, la B+, riservata ai cittadini dai 21 anni in su e con almeno due anni di esperienza di guida. Secondo Delli, i SUV occupano più spazio e sono meno sicuri rispetto alle auto leggere, essendo più inclini ad incidenti con conseguenze più gravi. La patente di tipo B non è adeguata per guidare veicoli più pesanti.
In Italia, la patente di tipo B consente di guidare auto, veicoli leggeri, macchine agricole, alcune macchine operatrici eccezionali, motocicli con una potenza massima di 11 kW e tricicli con una potenza superiore a 15 kW. In generale, è possibile guidare veicoli fino a 3.500 kg di peso complessivo, inclusi i camper che rientrano in questo limite.
Cosa ne pensate? Sarebbe opportuno fornire una migliore formazione ai conducenti di SUV di grandi dimensioni, ad esempio quelli di categoria Premium? Considerate che la Volkswagen Tiguan, uno dei SUV più grandi, misura circa 4,5 metri di lunghezza, ossia un metro in più rispetto alla Fiat 500 che invece è lunga solo 3,5 metri.
