La rivoluzione verde in viaggio da Forlì al Perù: la svolta delle macchine elettriche agricole

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L’azienda Bagioni Aurenzo Bagioni è pronta a produrre le sue macchine elettriche per la raccolta di asparagi e ortaggi anche in Perù. Lo stabilimento di Forlì, danneggiato dall’alluvione e fermo da due mesi, ha raggiunto un importante traguardo: da una decina di veicoli dei primi anni ’90 si è passati ai 200 di oggi. Tutto ciò è stato possibile grazie alla creazione di un’idea innovativa, nata dopo la richiesta insistente di un cliente che desiderava lavorare con macchine elettriche.

La collaborazione tra Vaielettrico e Aurenzo Bagioni ha iniziato nel 2018 alla fiera mondiale dell’asparago. Negli anni successivi, sono stati apportati significativi miglioramenti tecnologici alle macchine elettriche di Bagioni, permettendo un’agevole raccolta degli ortaggi. Nonostante i danni causati dall’alluvione e il periodo di fermo, l’imprenditore romagnolo è pronto a ripartire e a effettuare nuovi investimenti.

Una delle innovazioni tecniche introdotte è l’utilizzo di batterie al litio, che hanno ridotto il peso della macchina di 100 chili. Queste batterie pesano solo 20/30 chili e possono essere facilmente estratte e trasportate per la ricarica a casa o in azienda. In questo modo, si evitano i furti che purtroppo sono abbastanza comuni. La ricarica delle batterie può essere effettuata tramite una presa di casa in 6/7 ore, ma questo tempo può essere ridotto a 4 ore a seconda del caricabatterie utilizzato. Sono disponibili diversi livelli di capacità delle batterie, che vanno da 60 a 150 Ah. Inoltre, è possibile aumentare l’autonomia delle macchine aggiungendo un pannello solare da 400 W.

Con una carica completa, la macchina è in grado di lavorare su 2 ettari di terreno, ovvero un’intera giornata di lavoro. L’aggiunta di un pannello solare permette di incrementare l’autonomia della macchina di oltre un terzo, riducendo così l’impatto ambientale. Le aziende agricole possono anche beneficiare del bando del Pnrr, che finanzia l’installazione di pannelli solari, colonnine di ricarica e accumulatori per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.

Oltre al miglioramento delle batterie, Bagioni ha anche incrementato la velocità delle macchine, passando da 3 a 4,2 km/h, per adattarsi ai cambiamenti nella coltivazione degli asparagi. Sono state apportate anche migliorie al sistema di raffreddamento ad aria del motore, con l’aggiunta di ventole, e alla centralina. Sono stati adottati diversi accorgimenti meccanici per evitare problemi con il personale poco esperto nell’uso delle macchine. Grazie alle batterie al litio, che costano 700 euro in più rispetto alle altre, la macchina è diventata più leggera e reattiva.

Bagioni non si ferma solo al miglioramento delle batterie e delle prestazioni delle macchine. Dopo tre anni di sviluppo, l’azienda presenta un cruscotto digitale per l’agricoltura 4.0. Questo cruscotto offre diverse funzioni, come il conteggio delle ore di utilizzo, la visualizzazione del livello di carica della batteria e la trasmissione dei dati al computer aziendale. Grazie a un grafico, il cliente può vedere quanti chilometri ha percorso, lo sforzo profuso e il percorso effettuato su una mappa. In caso di uscita dal perimetro prestabilito, viene inviato un allarme al cellulare del proprietario. Inoltre, è possibile monitorare in tempo reale la quantità di prodotto raccolto.

Le macchine elettriche di Bagioni sono esportate in tutto il mondo, ad eccezione di Russia e Cina. L’azienda sta anche valutando la possibilità di investire in Perù, un importante produttore di asparagi che esporta anche sul mercato italiano di ortofrutta. Attualmente, i costi di trasporto rappresentano un ostacolo significativo per la commercializzazione dei prodotti peruviani in Italia. Tuttavia, il mercato sta iniziando a crescere in questi paesi.

In Italia, il mercato degli asparagi è concentrato principalmente a Foggia. Tuttavia, le macchine di Bagioni possono essere adattate anche per altre colture, come zucchine, pomodori, melanzane e peperoni. Questo rende le macchine ideali per i piccoli agricoltori che coltivano diverse varietà e non possono permettersi di acquistare più macchine. L’intero settore agricolo si sta spostando verso l’elettrico, abbandonando i motori a combustione interna e i carburanti fossili.

L’idea di creare macchine elettriche per la raccolta di asparagi è nata nel 1988, quando Aurenzo Bagioni ha ricevuto una richiesta da parte di un agricoltore che voleva trasformare la sua macchina. Bagioni, giovane e intraprendente, ha accettato la sfida e ha iniziato a produrre 10/12 macchine all’anno. Nel corso degli anni, la produzione è aumentata fino ad arrivare alle 200 macchine attuali.

Oltre ai vantaggi in termini di sostenibilità ambientale, Aurenzo Bagioni sottolinea anche i risparmi economici derivanti dall’utilizzo di macchine elettriche. Con un costo di energia di soli 5 euro al giorno, è possibile lavorare su due ettari di asparagi. Utilizzando il gasolio o la benzina, i costi sarebbero di circa 70/80 euro al giorno. Inoltre, le macchine elettriche richiedono meno manutenzione rispetto alle macchine termiche, che devono essere sottoposte a revisione regolare dei motorini e spesso subiscono danni alle trasmissioni. La batteria offre una garanzia di dieci anni e può essere ammortizzata con un costo annuale di 200 euro. In totale, il costo delle macchine elettriche si aggira intorno ai 2.220 euro.

Le macchine elettriche di Bagioni offrono numerosi vantaggi, tra cui minori costi energetici, zero emissioni, riduzione del rumore e delle vibrazioni. Il settore agricolo sta intraprendendo una significativa trasformazione, abbandonando i vecchi motori termici e avvicinandosi sempre di più alle tecnologie elettriche.

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Sono una giovane e appassionata giornalista di 22 anni che lavora per il rinomato sito di tecnologia "Tecnoandroid.it". Nata e cresciuta a Roma, Italia, ho sviluppato un grande interesse per la tecnologia e i dispositivi elettronici fin dalla tenera età.