In Italia, i consumi di energia elettrica sono aumentati del 2,1% a gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo un totale di 26,7 miliardi di kWh. È quanto emerge dal nuovo rapporto mensile di Terna.
Segnali positivi provengono dal settore industriale, con l’indice IMCEI che è salito del 3,5% e ha evidenziato una performance positiva nei comparti della siderurgia, dei mezzi di trasporto, del cemento, della calce e del gesso. Tuttavia, sono in diminuzione settori come metalli non ferrosi, ceramiche e vetrarie, chimica e meccanica.
Terna ha inoltre pubblicato l’indice mensile IMSER, che monitora l’80% del settore italiano dei servizi, registrando una variazione positiva del 4,7% rispetto all’anno precedente.
La domanda di energia elettrica è stata in gran parte soddisfatta dalla produzione nazionale, che ha coperto il 79,1% del fabbisogno, mentre il restante 20,9% è stato coperto dal saldo dell’energia scambiata con l’estero. Va sottolineato che il saldo estero mensile è stato il più alto dal 2016.
Le fonti rinnovabili hanno coperto il 33,7% della domanda di energia elettrica, evidenziando un aumento rispetto all’anno precedente, soprattutto per le fonti idrica, eolica e fotovoltaica. Al contrario, la produzione a carbone è diminuita drasticamente.
La capacità di produzione delle rinnovabili in Italia ha registrato una crescita del 131% rispetto all’anno precedente, aumentando di 687 MW. Questo trend conferma la crescente importanza delle fonti rinnovabili nel panorama energetico italiano.