È andata a fuoco la barca elettrica di AS Labruna, ricoverata nel cantiere nautico di Riva Ligure. La barca aveva partecipato all’Energy Boat Challenge 2023 di Monaco. Ancora non si conoscono con certezza le cause dell’incendio: potrebbe essere stato causato da un cortocircuito nell’impianto elettrico o nella batteria, oppure potrebbe esserci un altro motivo. Il rappresentante del cantiere ha dichiarato che si è ipotizzato anche il dolo, considerando che Imperia è in testa alla classifica ministeriale degli incendi dolosi. Tuttavia, il titolare del cantiere ha affermato che bisogna aspettare l’arrivo del verbale degli investigatori per avere maggiori informazioni sulle cause dell’incendio.
Il proprietario della barca ha dichiarato che al momento dell’incendio la batteria era completamente scarica e la barca era sul carrello. Non ci sono ancora relazioni ufficiali dei carabinieri e dei vigili del fuoco che individuano la causa dell’incendio. Il proprietario ha anche precisato che la barca non era un prototipo, ma era certificata conforme alla norma ISO 16315 da un organismo notificato.
Nello stesso giorno, in Liguria, una barca a vela non elettrica è andata a fuoco in mare al largo di Genova Multedo. Le persone a bordo sono riuscite a mettersi in salvo utilizzando un tender. Questo episodio solleva la domanda se le barche elettriche siano pericolose. Tuttavia, dalle cronache locali si può osservare che anche le barche termiche sono soggette ad incendi. Inoltre, negli ultimi giorni sono stati segnalati altri casi di barche a motore termico andate a fuoco in diverse località italiane.
Pertanto, mentre è importante prestare la massima attenzione alla gestione delle batterie e degli impianti elettrici delle barche elettriche, i dati disponibili non indicano che il problema degli incendi sia più comune nelle barche elettriche rispetto a quelle a motore termico. È necessario compiere ulteriori indagini e raccogliere più statistiche per trarre conclusioni definitive.
