Riciclare le batterie agli ioni di litio rappresenta una sfida complessa ma indispensabile per garantire un sistema di mobilità davvero sostenibile. Questo processo richiede procedure industriali intricate e costose. Fortunatamente, un team di ricercatori dell’Istituto di Chimica dell’Accademia Cinese delle Scienze e dell’Università dell’Accademia Cinese delle Scienze ha recentemente sviluppato un metodo alternativo che risolve molti dei problemi associati al recupero del litio dalle batterie esauste.
La maggior parte dei processi attuali si concentra sull’estrazione del litio dal catodo, l’elettrodo che contiene la maggiore quantità di litio. Questo approccio presenta sfide legate alla separazione di altri materiali. Invece, il team di ricercatori cinesi ha individuato un modo più semplice e sicuro per estrarre il litio dall’anodo, principalmente composto da grafite. Anche se questo processo è altamente infiammabile e può causare esplosioni, i ricercatori sono riusciti a utilizzare soluzioni organiche aprotiche per recuperare il litio in condizioni di maggiore sicurezza.
Le soluzioni utilizzate contengono un idrocarburo policiclico aromatico (IPA) e un etere come solvente. L’IPA può assorbire gli ioni di litio dall’anodo di grafite in modo più efficiente e controllato, riducendo gli sprechi e consentendo la rigenerazione dei catodi esausti. Inoltre, il materiale derivato dagli idrocarburi policiclici aromatici può essere adattato alle specifiche esigenze dell’applicazione, abbreviando notevolmente il processo di riciclo e creando nuove batterie.
Grazie a questa scoperta, la Cina, che ha già ottenuto il primato nella produzione di batterie, si sta affermando anche nel campo del riciclo. Questo approccio innovativo consentirà di promuovere una filiera di riciclo più sicura ed efficiente, contribuendo così alla creazione di un sistema di mobilità sostenibile.
