Mercato auto ancora in rosso in Italia ad ottobre: si registra un -35.7%

Il mercato auto fa registrare ancora una stangata per quanto riguarda i dati di vendita, ottobre porta il rosso al -35,7%, i dettagli

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Il mese di ottobre non porta di certo buone notizie per quanto riguarda il mondo delle auto in Italia. Ristretta mente a quello che è il mercato, questo 2021 avrebbe fatto segnare risultati incredibilmente bassi che fanno preoccupare.

Lo scorso mese ha visto 101.015 immatricolazioni contro le 157.188 unità dello scorso anno. Si tratta quindi di un risultato clamoroso in negativo, il quale segna un -35,7%. La caduta quindi è sempre più a piombo verso il fondo, con la richiesta di auto a benzina e diesel che sarebbe crollata esponenzialmente.

A preoccuparsi sono soprattutto le associazioni, le quali si sono esposte tramite Paolo Scudieri di Anfia e Michele Crisci di Unrae.

Ecco le parole del primo:

«Nello scenario attuale è fondamentale che nella Legge di Bilancio 2022, anche in considerazione degli impegni che l’Italia sottoscriverà a conclusione della COP26 in corso a Glasgow, sia prevista una misura di respiro almeno triennale per sostenere il mercato delle vetture e dei veicoli commerciali leggeri a basse emissioni, nel quadro di un piano di accompagnamento della transizione energetica e produttiva del nostro settore. Come Anfia, stiamo lavorando per presentare le nostre proposte andando incontro alle prospettive già annunciate dal governo in occasione dell’ultimo incontro del gruppo di lavoro “Mercato” del Tavolo Automotive del Ministero dello Sviluppo Economico parlando di un provvedimento strutturale triennale».

Queste invece le parole di Michele Crisci:

«Non ci stancheremo di ripetere che gli incentivi per l’Ecobonus vanno rifinanziati seguendo una strategia di lungo periodo ed una logica basata sulla transizione, sul percorso di decarbonizzazione e sullo svecchiamento del parco circolante. Dobbiamo imparare dai fatti e dall’esperienza, non servono interventi “stop & go”. Secondo le nostre stime, in assenza di interventi, il 2022 chiuderà di poco al di sopra del 2021, con circa 1.600.000 immatricolazioni. In questa situazione suscita forte sconcerto l’assenza nella bozza di Legge di Bilancio di qualsiasi misura per l’automotive, nonostante alcuni Ministri e Viceministri abbiano assicurato un imminente piano triennale di sostegni. Noi continuiamo a contare sulla manovra finanziaria come strumento idoneo per un intervento strategico di medio periodo secondo le tre direttrici: rifinanziamento dell’Ecobonus; revisione della fiscalità, in particolare per la categoria delle auto aziendali; piano per lo sviluppo capillare ed omogeneo sul territorio delle infrastrutture di ricarica, con stazioni ad alta potenza nelle autostrade».

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