Ponte Morandi di Catanzaro sequestrato dalla magistrature, ecco perché

Il ponte Morandi di Catanzaro, in Calabria, è stato sequestrato dalla magistratura per collusione con la 'Ndrangheta, ecco tutti i dettagli

0
266

Con l’operazione Brooklyn è avvenuto il sequestro del ponte Morandi di Catanzaro in Calabria. Sono state inoltre arrestate 4 persone dalla Guardia di Finanza. C’è stato anche il sequestro di tre società di costruzione e di più di 200.000 euro.

Il sequestro del ponte, detto anche “Viadotto Bisantis” porterà anche ad accertamenti tecnici. Le intercettazioni telefoniche hanno condotto al sequestro. Il capo cantiere al telefono, parlando dei materiali di costruzione, riferiva: “Qui casca tutto!”.

Gravemente indiziati due imprenditori di Catanzaro ritenuti vicini alla ‘Ndrangheta, i quali avrebbero intestato fittiziamente due società a una loro collaboratrice. Una delle due società avrebbe vinto la gara di appalto per i lavori di ripristino del calcestruzzo del ponte Morandi e dei muri di contenimento. Il tutto sarebbe avvenuto con un tipo di malta di qualità molto scadente ed economico.

Ecco quanto scritto nell’ordinanza di custodia cautelare:

“Dal materiale investigativo emerge indubbiamente come la costituzione della Tank ed il coinvolgimento di Cavaliere Rosa in qualità di amministratore, si sia rivelato un mero escamotage per sottrarre la società ad eventuali misure ablative patrimoniali, che poi hanno effettivamente attinto, nel 2017, alcune società degli Sgromo”.

Questo il comunicato dell’ANAS

“In relazione alle indagini sui lavori di manutenzione del ponte Morandi e della galleria Sansisato sulla Statale 280 “dei due Mari” a Catanzaro, che hanno portato al sequestro con facoltà d’uso delle opere e all’emissione di misure cautelari, Anas sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità inquirenti.

Anas conferma la sicurezza statica delle opere, poiché il sequestro riguarda il risanamento di alcune porzioni delle infrastrutture, senza impatto per la viabilità. Entrambe le opere sono aperte al traffico.  

Inoltre, Anas è stata nominata dalla Magistratura Custode giudiziario delle opere, al fine di garantire il corretto mantenimento delle stesse per le ulteriori verifiche da parte dell’Autorità giudiziaria e assicurare la continuità nell’uso delle opere aperte al traffico”.

Articolo precedenteMercato auto ancora in rosso in Italia ad ottobre: si registra un -35.7%
Prossimo articoloNavi a zero emissioni : si parte da Brindisi per arrivare a Ravenna e Catania