Pnrr al sicuro: perché le colonnine non sono a rischio

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Il Governo italiano ha messo sul tavolo 713 milioni di euro per finanziare la realizzazione di 21.255 colonnine di ricarica per veicoli elettrici, 13.755 in città e 7.500 sulle strade extraurbane. Tuttavia, l’associazione Motus-E aveva sollevato dubbi sulla tempistica di soli 28 giorni data alle aziende per presentare i progetti e sulla poca chiarezza delle definizioni utilizzate nei decreti. Nonostante ciò, il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha affermato che il governo non intende prorogare la data del 9 giugno per la presentazione dei progetti, ma garantisce che verranno rispettati gli obiettivi prefissati.

Il governo ha organizzato degli incontri ad hoc, ai quali hanno partecipato oltre 200 soggetti, per analizzare i potenziali aspetti critici dei progetti. Inoltre, sono state pubblicate Faq sul sito istituzionale e attivato uno sportello virtuale per avere chiarimenti tecnici con il supporto del Gestore dei servizi energetici (Gse).

Tuttavia, il rischio di non centrare gli obiettivi prefissati e il termine per la presentazione dei progetti così ravvicinato hanno sollevato preoccupazioni tra gli interroganti, in particolare il deputato Pastorella che si chiede perché il governo abbia dovuto ricorrere a una tempistica così breve e a misure emergenziali quando i decreti attuativi erano pronti a gennaio. La mancanza di infrastrutture per la ricarica è una delle barriere all’adozione dei veicoli elettrici.

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Felice Galluccio
Giornalista pubblicista. Nella mia vita professionale mi sono sempre occupato di comunicazione: rassegna stampa, addetto stampa, addetto alle pubbliche relazioni, creazioni eventi, correttore di bozze, direttore editoriale di un giornale online, editorialista, social manager.