Prezzi Auto alle stelle: un duro colpo per gli appassionati

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Il rincaro dei prezzi delle auto rappresenta un problema sempre più grande per gli italiani. In passato, le famiglie italiane avevano la possibilità di possedere più di un’auto e cambiarla ogni 4 o 5 anni. L’automobile era considerata il secondo bene più importante, dopo la casa, rappresentando sia una questione di libertà negli spostamenti che di status symbol. Da Ferrari a Lamborghini, passando per Alfa Romeo e Maserati, l’Italia è stata la patria delle case automobilistiche più prestigiose al mondo.

In passato, le auto erano quasi una religione per gli italiani e, nonostante fossero all’avanguardia in termini di design, motori e materiali, i prezzi erano accessibili alla fascia media. Tuttavia, negli ultimi tempi, sembra che tutto sia cambiato. Anche una semplice FIAT Panda è aumentata di migliaia di euro nella fase post-Covid, portando a riflettere. Inoltre, con l’obbligo di passaggio all’auto elettrica entro il 2035, il problema diventa ancora più grande. Tra 12 anni, non saranno più vendute auto a combustione, comprese le ibride.

Le auto elettriche sono ancora molto costose. Ad esempio, una Smart Fortwo, anche con gli incentivi, parte da un prezzo superiore ai 25mila euro. Non molto tempo fa, con quella cifra, si potevano acquistare auto di una categoria superiore. Oggi, invece, alcuni veicoli sono incredibilmente più costosi, come se le case automobilistiche dovessero recuperare le perdite dovute alla crisi.

A causa della scarsità di componenti e dei tempi di consegna più lunghi, molte persone hanno rinunciato a cambiare la macchina. Negli ultimi anni, l’automobile è diventata un bene di lusso, un vero e proprio smartphone su quattro ruote, carico di tecnologia all’avanguardia.

La situazione dei prezzi delle auto è preoccupante. In media, acquistare una macchina nuova in Italia costa circa 30mila euro, un costo che sta scoraggiando sempre più acquirenti. Inoltre, molte case automobilistiche stanno puntando al mercato dell’élite, come Tesla, rendendo il quadro ancora più cupo. Inoltre, il potere d’acquisto, soprattutto per i giovani, è diminuito.

Secondo un’analisi condotta dal Centro Studi Fleet & Mobility nel 2022, le vetture immatricolate con un prezzo inferiore ai 20mila euro rappresentano solo il 27% dell’intero settore automobilistico, un numero sempre più esiguo rispetto al passato. Prima della pandemia, nel 2019, le vetture immatricolate sotto i 20mila euro erano ben 800mila, pari al 42% del totale.

I prezzi delle auto sopra i 35mila euro, che prima della pandemia erano solo 28mila, sono aumentati fino a 400mila unità. Le auto elettriche hanno cambiato completamente il mercato e nel 2021 il 42% di esse aveva un costo di 50mila euro, rispetto al 28% di due anni prima. Nel 2019, il 17% delle auto elettriche costava meno di 30mila euro, ma questa quota è diminuita del 13% nei due anni successivi.

Se la situazione continua così, l’Italia rimarrà molto indietro, con un paragone possibile con l’effetto Havana. Molte auto vecchie ed inquinanti circoleranno sulle strade, mentre solo una nicchia di progressisti del green potrà permettersi auto moderne.

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Laureata in Culture Digitali e della Comunicazione, nonché in Comunicazione Pubblica, Sociale e Politica, svolgo da anni il lavoro di redattrice digitale. Tra le mie passioni, ci sono il canto, il disegno. Inoltre amo viaggiare.